ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

giovedì 26 giugno 2008

SU-Lettere e filosofia: bilancio di un anno di rappresentanza



Ciao a tutti,

l'arrivo dell'estate ha coinciso con la scadenza del nostro primo anno da rappresentanti. Alcuni di noi intanto hanno terminato gli studi e altri lo stanno per fare, ma per fortuna sono subentrati nuovi rappresentanti determinati a lavorare con impegno.

Ci sembra utile e doveroso rendere conto della nostra esperienza da rappresentanti durante l'anno appena trascorso, in cui abbiamo avuto modo di conoscere più a fondo il funzionamento degli organi e gli orizzonti programmatici della nostra facoltà.

Esponiamo qui di seguito i principi e gli obiettivi che hanno ispirato il nostro operato, nel tentativo di mettere i luce tanto i risultati concreti che abbiamo raggiunto quanto gli obiettivi verso cui ci sembra giusto che Sinistra Universitaria lavori e continui a lavorare anche dopo la fine del nostro mandato.



Un'Università più stimolante e vivibile durante tutto l'arco del giorno.

come rappresentanti crediamo che la componente studentesca, di gran lunga la più numerosa, sia spesso sottovalutata dall'Ateneo. Sono troppi gli studenti che intendono l'Università come un luogo in cui sostare temporaneamente per seguire corsi o sostenere esami. Per ovviare a questa situazione bisogna aiutare gli studenti ad esprimere al meglio le loro doti incentivandoli ad organizzare eventi culturali e usufruire nel modo più responsabile possibile degli spazi di socializzazione.

-Grazie ad una campagna portata avanti da Giacomo Bottos, rappresentante di filosofia, il Rettore ha finalmente acconsentito alla riapertura del chiostro di filosofia.

-Avendo sempre caldeggiato l'estensione degli orari della biblioteca SAFM, abbiamo salutato con soddisfazione la decisione della Direttrice di attingere al fondo a disposizione dei dipartimenti per impiegare in via straordinaria (fino ad ottobre) una nuova persona che permetterà l'apertura fino alle ore 18.45.

-Abbiamo chiesto, per ora senza successo, che nel locale di fronte alla biblioteca SAFM vengano allestite delle salette da 3-4 posti in cui gruppetti di studenti possano ripetere insieme a voce alta. La gestione di questi nuovi spazi potrebbe essere tranquillamente affidata al personale bibliotecario a cui spetterebbe la gestione delle prenotazioni (per 1 ora) dei nuovi spazi.

-Sosteniamo anche una campagna di diffusione e di esortazione del sistema di consultazione in open access degli articoli e dei saggi che i nostri professori e studiosi possono pubblicare in rete, in libera e gratuita consultazione.


Più partecipazione e creatività.

Posta l’introduzione, nei nuovi regolamenti didattici, di non pochi insegnamenti da 12 crediti, abbiamo spinto perché i crediti aggiuntivi vengono fatti acquisire agli studenti il più possibile mediante attività didattiche integrative: esposizioni in aula, seminari, stesura di articoli e simili lavori partecipati, evitando cioè la semplice assegnazione di qualche saggio in più da portare all’esame.

-Inoltre, dopo i lavori relativi al concorso Che cosa stiamo ricercando?, abbiamo finalmente pronto per la stampa il primo numero di un periodico composto di saggi, articoli e ricerche composti da studenti della nostra Facoltà. La distribuzione gratuita in Facoltà è prevista per l’inizio dei corsi del prossimo anno, tenendo conto dei tempi di pubblicazione. Il periodico ha un taglio interdisciplinare, abbracciando contributi provenienti da studenti di tutti i nostri corsi di laurea, e mira allo scopo di evidenziare la maturità e il rigore metodologico e scientifico che riusciamo a manifestare nei nostri lavori di tesi o di approfondimento, troppo spesso abbandonati o dimenticati durante o dopo l’esperienza universitaria.


Più libertà, omogeneità e opportunità nei nostri studi

-Abbiamo lottato in tutti i Consigli di Corso perché l’organizzazione dei nuovi regolamenti didattici non intaccasse eccessivamente l’organicità dei curricula e la libera facoltà di scelta da parte degli studenti. In molti casi, come a Lettere, Lingue, Filosofia e Storia, abbiamo sostenuto l’approvazione dei nuovi regolamenti perché siamo riusciti, sia pure parzialmente, a modificarne le prime bozze con nostre proposte, volte ad ampliare l’offerta formativa evitando disomogeneità o materie escluse dalle possibili scelte senza concrete ragioni.

-Nei casi, come a Scienze dei beni culturali, in cui le nostre proposte non sono state accettate e si è preferito proseguire su un’idea fortemente limitante la libertà degli studenti di organizzare anno per anno i propri studi, abbiamo manifestato le nostre forti perplessità esprimendo un voto contrario, certi però che si possa tornare, in futuro, su certe decisioni.

-Abbiamo inoltre esortato con insistenza perché, in seno al Corso di Lingue e letterature straniere, venisse affrontato l’annoso problema della frequenza delle prove scritte; dopo numerose sollecitazioni in tal senso, abbiamo finalmente ottenuto, con il consenso dei docenti, almeno un progetto di attivazione di due parziali scritti alla fine di ogni semestre, da svolgersi in orario di lezione e riservati ai frequentanti, la cui media andrà a comporre il voto dello scritto. Tali prove, che sostituiranno i parziali orali, saranno attivate a giudizio dei docenti di ciascuna lingua (ma confidiamo che molti andranno nella giusta direzione) e consentiranno un numero più alto di scritti effettivi annui.


Immatricolarsi e laurearsi con serietà.

Abbiamo avviato con decisione la nostra partecipazione al dibattito sulla prossima revisione del sistema di laurea triennale, chiarendo che nostro punto fermo è il ritorno all’istituto del correlatore, per garantire dignità e soprattutto effettiva lettura dei lavori, senza però andare a detrimento esagerato del numero dei componenti delle commissioni di laurea. Abbiamo poi manifestato una posizione moderata sulla questione, imposta dal Ministero, della valutazione delle competenze d’accesso degli studenti che si iscrivono al primo anno: trovando l’accordo pieno di molti professori, siamo convinti che, vista la sostanziale impossibilità di una reale e costruttiva verifica di tali conoscenze basilari in una facoltà ad accesso libero, sia utile appurare queste competenze all’interno delle attività didattiche già previste, senza ulteriori carichi per il corpo studente e docente.



Un'Università più europea.

Siamo convinti che una Facoltà che si vuole innovativa e stimolante non possa prescindere dall'inserire le proprie attività di didattica e di ricerca in un'ottica europea. Crediamo che permettere che uno studente si laurei senza padroneggiare almeno una lingua straniera possa essere gravemente penalizzante per il suo futuro lavorativo. Ci stiamo adoperando per rendere l'Erasmus un'esperienza accessibile a tutti, convinti della sua enorme importanza per la carriera accademica di uno studente.

Abbiamo chiesto, senza successo, l'introduzione di moduli, all'interno di corsi delle lauree specialistiche in lingua inglese. L'attuale requisito del PET (livello B1 del Consiglio d'Europa) ci sembra irrisorio di fronte alla crescente necessità dell'inglese sia in ambito di ricerca che in ambito lavorativo.

-Stiamo preparando una guida (dovrebbe essere pronta e distribuita entro settembre) con gli esami che sono stati convalidati agli studenti di lettere e filosofia che hanno fatto l'Erasmus. Grazie a questo lavoro, gli aspiranti Erasmus potranno scegliere la propria destinazione con maggior cognizione di causa rispetto agli esami da sostenere negli Atenei di destinazione.



Un'Università più ecologica.

Alcuni di noi hanno dato origine al progetto “Statale Sostenibile” (statalesostenibile.blogspot.com). Sull'esempio di numerosi atenei europei, crediamo che l'Università possa avere un ruolo importante nel fornire informazioni accurate e obiettive sui temi del risparmio energetico e del futuro dell'ambiente. Cercheremo in futuro di andare a fondo sul tema degli ingiustificati sprechi di carta, elettricità e riscaldamento in Università, il cui costo grava pesantemente sulle tasse che paghiamo.


-Abbiamo organizzato un ciclo di 3 incontri invitando i Prof. Maugeri, Alimonti, Treu, Torricelli e Croci a parlare rispettivamente di cambiamenti climatici, futuro dell'energia dopo l'esaurimento del petrolio e mobilità sostenibile a Milano. Vista la massiccia partecipazione degli studenti, il prossimo anno proseguiremo con altri incontri.



Un’idea nuova di rappresentanza.

Abbiamo consegnato agli organi in cui siamo stati eletti un’idea nuova della rappresentanza e un’immagine rinnovata della nostra componente studentesca. Siamo riusciti a moderare le uscite troppo spesso folcloristiche e pubblicitarie di una vecchia rappresentanza, ancor oggi vicina a Comunione e Liberazione, attraverso una presenza seria, competente e preparata nei Consigli di Corso e di Facoltà. Abbiamo stimolato una cultura leale della rappresentanza, senza prenderci meriti altrui e assumendoci la responsabilità delle nostre scelte, evitando di tappezzare la Facoltà di manifesti e comunicati contrari a quanto espresso civilmente nelle sedi istituzionali. Abbiamo onestamente denunciato ed apprezzato i limiti e le virtù della nostra Facoltà, e per questo siamo riusciti in un primo intento: creare intorno a noi un clima di stima e fiducia della componente docente, al fine di poter dialogare serenamente maturando i massimi risultati pur costituendo una minoranza negli organi di elezione. Segnando una chiara svolta rispetto ad anni di rappresentanza che hanno fornito alla società civile e al corpo docente un’immagine conservatrice e amorfa degli studenti umanisti, contiamo di intensificare quella che per noi è stata già una grande conquista: comunicare a tutti gli studenti, il più frequentemente possibile, i risultati e le tappe della nostra attività, auspicando anche che un’idea laica, democratica, ma soprattutto tecnica e umanistica, possa trovare nuove leve disposte a proseguire un così ambizioso progetto.