ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

venerdì 28 gennaio 2011

De Alessandri vince il ricorso contro la Regione

Il Tribunale di Milano ha dichiarato illegittima la decisione di Regione Lombardia di sospendere dal lavoro per un mese Enrico De Alessandri, dipendente dell'assessorato regionale alla Sanità, autore del libro "Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia". Il Tribunale ha condannato sempre la Regione a corrispondere a De Alessandri lo stipendio che gli era stato decurtato come sanzione dal Pirellone.

Ne danno notizia il consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati e l'ex consigliere ed esponente milanese del Pd Carlo Monguzzi che si dicono "molto soddisfatti perché il tribunale ha rispedito al mittente un atto ingiusto e arrogante contro la libertà di espressione di tutti i cittadini. Chissà se ora Formigoni si vorrà scusare, ritirando l'avallo politico al provvedimento disciplinare. Più probabilmente gli esponenti di Cl, che controllano quasi tutta l'amministrazione regionale, decideranno per un ricorso contro la sentenza, ma probabilmente perderanno ancora".

Come rappresentanti di Sinistra Universitaria esprimiamo soddisfazione per questo pronunciamento su una vicenda che abbiamo avuto modo di approfondire in occasione della conferenza sul potere di Comunione e Liberazione in Lombardia che abbiamo organizzato presso l'Università Statale a ottobre 2010.

Con i tagli atenei a rischio

 
Non farà piacere al ministro dell'università Gelmini la pubblicazione dell'undicesimo rapporto del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu). Solitamente attenta a mostrarsi felice di vivere nel migliore dei mondi possibili, ieri non ha proferito parola per commentare il rapporto presentato nella sede distaccata del suo ministero in Piazzale Kennedy a Roma

di Roberto Ciccarelli sul Manifesto del 28 gennaio 2011


Il Washington Post parla del laboratorio di GayStatale

Milan offers Italy's 1st gay studies course

In Italy, students seek to turn hatred into tolerance with first gay studies course
By  COLLEEN BARRY
Washington Post Thursday, January 27, 2011




giovedì 27 gennaio 2011

27 gennaio - Giorno della Memoria


”Spaventa il pensiero di quanto potrà accadere fra una ventina d’anni quando tutti i testimoni saranno spariti. Allora i falsari avranno via libera, potranno affermare o negare qualsiasi cosa.” 
Primo Levi

mercoledì 26 gennaio 2011

Servizio di assistenza sanitaria

L’Università di Milano offre ai propri studenti residenti fuori dalla Lombardia un servizio di assistenza sanitaria di base gratuita utilizzabile per tutto il 2011.
L’iniziativa rientra nel progetto “Agenzia per i servizi agli studenti universitari” promosso dal Comune di Milano in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale e coinvolge anche il Politecnico.
Due i requisiti richiesti, oltre alla residenza fuori regione:
  1. iscrizione - per l’a.a. 2010-2011 - a un corso del nostro Ateneo con sede nell’area di Milano;
  2. idoneità all’assegnazione delle borse di studio del CIDiS o dell’Ateneo.
Per accedere al servizio, basta compilare il modulo Comunicazione di interesse a fruire del servizio scaricabile dalla relativa pagina della sezione Studenti e consegnarlo all’Ufficio Esoneri e Tasse entro il 28 febbraio.
Gli studenti in possesso dei requisiti riceveranno l’Attestato di titolarità necessario a richiedere le visite ai medici scelti dall’ASL e indicati nell’elenco consultabile sul portale Unimi. 
Ad ogni visita occorre portare con sé un documento d’identità, la tessera sanitaria, l’Attestato di titolarità e la Richiesta di prestazione sanitaria scaricabile anche questa dalla pagina dalla sezione Studenti.
La perdita, nel corso del 2011, dei requisiti richiesti fa decadere anche l’accesso al servizio di assistenza sanitaria gratuita.

martedì 25 gennaio 2011

La Gelmini calpesta il sapere umanista

Niente storia, italiano e solo Nord: ecco l'università della Gelmini

Solo scienziati e università settentrionali nell'agenzia che valuta gli atenei e che deciderà sugli stanziamenti. La protesta di filosofi, storici, studiosi di letteratura e dei docenti del Mezzogiorno. "Una parte importante della ricerca rischia di vedersi ridurre i finanziamenti"  

di SIMONETTA FIORI sul quotidiano "La Repubblica"


Le discipline umanistiche? Non esistono per il governo italiano. Non esiste la storia. Non esiste l'italianistica. Non esiste lo studio dell'arte e dell'archeologia. Non esistono la filosofia né l'estetica. Non esiste, in sostanza, quella tradizione di saperi che conserva il patrimonio e la memoria di un paese. Dal consiglio direttivo dell'Anvur (l'agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), nominato dal Consiglio dei ministri, sono stati esclusi gli studiosi delle scienze umanistiche. Ed è stato escluso l'intero Mezzogiorno, nel senso che non vi figura nessun rappresentante delle facoltà collocate a Sud di Roma.

All'agenzia spetta un compito fondamentale: giudicare la qualità degli atenei e degli enti di ricerca. Dalle valutazioni discendono i finanziamenti che premiano i risultati migliori. Per questa ragione l'esclusione dell'area umanistica solleva allarme e preoccupazione nella comunità intellettuale. E diventa anche un caso politico. "Ora che finalmente l'Agenzia viene attivata", ha dichiarato Luigi Zanda, vicepresidente del gruppo del Partito Democratico a Palazzo Madama, "il governo ricade nella cattiva abitudine di dividere la cultura tra discipline buone e discipline cattive, e le Università tra quelle del Nord e quelle del Sud". Uno squilibrio che non ha turbato i sonni di Giulio Tremonti, secondo alcuni preoccupato solo di analizzare il colore politico dei consiglieri: ma la sua "furibonda" telefonata alla Gelmini è stata smentita dal Miur. Mentre
Paola Binetti mugugna per la nomina dell'illustre genetista, del quale non gradisce il genere di ricerche. "Sono uno scienziato, non un agitatore politico", è la replica di Giuseppe Novelli.

Centrale rimane la questione dell'esclusione delle scienze umane e del Mezzogiorno. "Sbalordito" e "deluso" si dice Salvatore Settis, che fa parte del comitato che aveva proposto una rosa di quindici candidature al ministro Gelmini, la quale poi ha selezionato sette nomi rappresentativi delle varie aree disciplinari, ma non delle scienze umane. "Non riesco a comprendere le ragioni dell'esclusione", interviene lo studioso. "Abbiamo lavorato con serietà e rigore, mettendo in gioco la nostra esperienza internazionale e le nostre competenze. E ora vediamo che sono state tagliate fuori le scienze umane e l'intero Mezzogiorno". Nella rosa dei sette nomi approvati, compaiono due economisti (Fiorella Kostoris e Andrea Bonaccorsi), una sociologa (Luisa Ribolzi), un genetista (Novelli), un veterinario (Massimo Castagnaro), un fisico (Stefano Fantoni) e un ingegnere (Sergio Benedetto): in sostanza le scienze sociali (in larga rappresentanza), le scienze biomediche e le scienze fisiche. "È evidente la sproporzione", continua Settis, che nel suo comitato era l'unico rappresentante delle discipline escluse. In una lettera alla Gelmini ha chiesto che al più presto sia posto rimedio allo squilibrio.

Identiche perplessità provengono da Enrico Decleva, storico dell'età contemporanea e presidente della Conferenza dei Rettori. "Colpisce l'assenza delle discipline umanistiche. E colpisce anche la mancanza delle università del Mezzogiorno. Ma confido nel fatto che il governo provveda ad ampliare il consiglio direttivo".

In fermento è la comunità degli studiosi che operano nelle Facoltà di Lettere e Filosofia, le più penalizzare dalla scelta del ministro. "Il rischio è che alle nostre discipline vengano trasferiti parametri di valutazione che hanno senso solo in campo scientifico", interviene Amedeo Quondam, presidente degli italianisti. In un documento firmato dalle diverse associazioni  -  oltre gli italianisti, gli slavisti, i latinisti, gli storici dell'arte, i filosofi, gli studiosi di estetica, gli anglisti, gli storici dell'età medievale, moderna e contemporanea, la conferenza dei presidi di Lettere e Filosofia  -  si chiede che nel consiglio direttivo dell'Anvur "ci sia una rappresentanza qualificata dell'area umanistica" tenendo conto del fatto "che questo ampio settore ha da tempo elaborato una condivisa cultura della valutazione, in grado di tenere conto con equilibrio di quanto lo rende omogeneo a tutti gli altri settori e di quanto invece lo distingue". Valutarlo secondo criteri sbagliati, in sostanza, porterebbe danno alla memoria e al patrimonio di un paese già in forte crisi di identità.

mercoledì 19 gennaio 2011

Lettere ha un Senatore Accademico!

Ieri si è riunito il Senato Accademico, l'organo più importante di tutto l'ateneo (almeno fino all'entrata in vigore della pseudo riforma Gelmini).

E per la prima volta il gruppo di Sinistra Universitaria può contare su un eletto nelle file di Lettere, Pietro Virtuani! Alle elezioni era risultato il primo dei non eletti, e con le dimissioni di Aurora (che deve laurearsi in Giurisprudenza a breve e alla quale facciamo i migliori auguri e inviamo un sentito ringraziamento per tutto quello che ha fatto per S.U. e per gli studenti della Statale) è subentrato in carica. Pietro, 23 anni, studente della laurea magistrale in Lettere moderne, è stato rappresentante in Consiglio di Facoltà dal 2007 al 2009.

Quindi, buon lavoro Pietro!

Ps: questo il suo primo resoconto dal Senato

martedì 18 gennaio 2011

Le Baccanti di Euripide chiudono le Parole Alate

Ho visto le Baccanti, venerande e sovrane, che spinte dall’assillo del dio han saettato il piede nudo fuori di questa terra, e son venuto a dire a te, o Signore, e alla città quello che fanno, e son cose incredibili e più d’ogni portento

Le Baccanti di Euripide chiude il ciclo di letture delle Parole Alate - lunedì 24 gennaio in Aula Magna alle ore 18.30 - promosso dal dipartimento di Scienze dell’Antichità.
Ad interpretare una delle tragedie più note della letteratura greca antica ci saranno Alarico Salaroli (Dioniso), Tommaso Amadio (Penteo), Alessandro Conte (Tiresia/Guardia/2° Messaggero), Susanna Marcomeni (Coro/Corifea/Agave) e Massimo Loreto (1° Messaggero/Cadmo).
Tragedia del Caos, del disordine distruttore e rigeneratore, le Baccanti, donne di Tebe fuggite sul monte Citerone al seguito del dio del piacere e del vino, narra della vendetta di Dioniso contro i nemici del suo culto, primo fra tutti del giovane re Penteo, ucciso dalla madre Agàve, che sotto l’impero della follia, fa scempio del corpo del figlio insieme alle altre compagne devote di Bacco.

Scritta intorno al 406 a.C. durante il soggiorno di Euripide a Pella presso la corte del sovrano macedone Archelao, le Baccanti non solo coincidono con gli ultimi anni di vita del celebre tragediografo ma rappresentano, per la storia della letteratura greca antica, anche l’atto conclusivo della grande stagione teatrale ateniese.

L’iniziativa è a cura di Alberto Bentoglio, Fabrizio Conca, Giuseppe Lozza e Giuseppe Zanetto con la regia di Lamberto Puggelli.

lunedì 17 gennaio 2011

Resoconto dal Consiglio di Facoltà 17/01/11

E' stato un consiglio di Facoltà breve ma intenso, un inizio d'anno che non lascia presagire niente di buono.

Comunicazioni:

- E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio la legge Gelmini per la riforma universitaria. Gli atenei sono chiamati ad operare subito per l'attuazione dell'articolo 2 (organi e articolazione interna delle università), anzitutto per l'elaborazione dei nuovi statuti. Evitando il "burocratese", questo significa che sarà nominata una commissione di 15 membri che rappresenti tutte le anime dell'università (docenti ordinari, associati, ricercatori, personale Ata, studenti) col compito di stendere entro 280 giorni dalla prima convocazione il nuovo Statuto d'Ateneo, che recepisca la nuova normativa introdotta dal DDL Gelmini. Questo significa che si avrà un'accelerazione per quanto riguarda la modifica delle competenze degli organi accademici, in particolare del Consiglio d'Amministrazione (che diventerà molto più potente e nominato direttamente dal rettore, con la possibilità di avere un minimo di 3 membri esterni all'università). In quest'ottica di grande fermento istituzionale, potrebbe concretizzarsi l'ipotesi (fino ad oggi rimasta "voce di corridoio") su un possibile annullamento delle elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca previste per il maggio 2011. Sarebbe un grave danno al diritto degli studenti di essere rappresentati, perchè tutti gli studenti che si sono candidati nel 2009 l'hanno fatto garantendo il rispetto del proprio mandato biennale, e una proroga di un anno porterebbe alla decadenza di molti studenti laureandi: interi organi accademici rimarrebbero senza rappresentanza studentesca, un fatto di inaudita gravità.

- Il 21 dicembre 2010 è stato finalmente erogato (con mesi di ritardo, come già notificato in un altro post) il Fondo di Finanziamento Ordinario delle università per l'anno 2010 (erogato, quindi, a fine esercizio). Dopo la ripartizione ministeriale, l'Ateneo nei prossimi mesi provvederà all'assegnazione dei fondi di Facoltà.

- La Corte dei Conti ha finalmente registrato il DM sulla formazione degli insegnanti. Ne ha però congelato una parte relativa alla formazione dei professori delle scuole superiori, eliminando la laurea magistrale specialistica appositamente prevista (resta invece approvata la laurea magistrale per i futuri docenti delle scuole medie). Saranno le singole università a predisporre, all'interno dei propri ordinamenti, le lauree magistrali suddette.

- La presentazione della Facoltà agli studenti delle scuole superiori si terrà il 7/2/11 in Aula Magna a partire dalle h. 12.00


Provvedimenti

- Con nostra grande soddisfazione, il Consiglio ha approvato all'unanimità la proposta pervenuta dal CCD di Filosofia di accogliere la richiesta del gruppo di GayStatale relativa alla concessione di 3 Cfu per il Laboratorio didattico "Un Mondo nel Mondo"

Convenzioni:

- Il Consiglio approva una convenzione tra la Facoltà di Lettere e Filosofia e l'istituzione del Comune di Verona "Musei d'arte e Monumenti"

I Rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria

domenica 16 gennaio 2011

Università italiane: le meno internazionali

Migrantes: solo il 3% di studenti stranieri, primato poco invidiabile per i nostri atenei. La media Ocse è il 10%, nel Regno Unito i ragazzi che arrivano per studiare sono quasi il 18%. La denuncia dell'organizzazione: "Poche residenze, pochissime borse di studio"  

di MANUEL MASSIMO su "La Repubblica"

venerdì 14 gennaio 2011

Bando di finanziamento integrativo

Il 21 gennaio scade il bando integrativo di finanziamento per le attività sociali e culturali (ex Millelire) promosso dall'Ateneo.
Il bando è aperto a tutti gli studenti/le associazioni di studenti della Statale.
In questo breve vademecum potete trovare un fac simile di domanda e alcune info su requisiti generali, scadenze e link alle pagine unimi dedicate.
 

giovedì 13 gennaio 2011

FFO: arriva (tagliato) a fine esercizio

Il Ministro Gelmini batte se stessa. Ha superato il grave ritardo che aveva già registrato lo scorso anno nell'assegnare le risorse alle università. Infatti, grazie all'appartenenza al "governo del fare" è riuscita nel 2010 a "fare" meglio: ha emesso il decreto di assegnazione delle risorse alle università solamente il 21 dicembre 2010. Le università avranno quanto loro spetta a fine esercizio.
Il decreto non contiene tutti gli allegati. Vi sono quelli sui criteri e sui parametri di valutazione, ma manca lo schema con le assegnazioni ai singoli Atenei che consente di svolgere più opportune e puntuali osservazioni.
Si è supplito a tale mancanza intrecciando dati attinti dalle diverse fonti disponibili: decreto del 2009; Tabelle C leggi finanziarie; parere CUN sul decreto 2010.
Diminuiscono le risorse per effetto dei tagli
Confrontando i dati di partenza e finali dei decreti 2009 (n. 45 del 23/9/10) e 2010 (n. 655 del 21/12/10) è facile rilevare il notevole taglio operato sul FFO dalle leggi finanziarie.
Le poste iniziali dei decreti evidenziano, infatti, un taglio, al netto delle riduzioni previste dalle diverse disposizioni legislative succedutesi nell'ultimo biennio, di ben 718,714 milioni € (-10,36%) rispetto alle risorse disponibili nel 2009.
Il confronto sul totale ripartito mostra una riduzione delle risorse, rispetto al 2009, di 279 Ml€ (-3,72%). Quindi un miglioramento, rispetto ai dati iniziali, dovuto a stanziamenti ad hoc previsti da altre leggi: 550 milioni € previsto dalla legge 244/07 per tre anni (2010 ultima tranche) e dalle risorse "aggiuntive" di 400 milioni € previste dalla legge 191/09 per il 2010 e 2012.
La ripartizione delle risorse
Nel merito della ripartizione delle risorse, il decreto ricalca lo schema dello scorso anno. La differenza più rilevante riguarda l'incremento dell'importo destinato alla premialità degli atenei, passato da 523,5 milioni € a 720 milioni €. La ripartizione è stata fatto applicando le stesse percentuali dello scorso anno: 34% in rapporto alla "qualità dell'offerta formativa e risultati dei processi formativi" (244,8 milioni €) e 66% in rapporto alla "qualità della ricerca scientifica" (475,2 milioni €).
Le assegnazioni relative alle altre poste registrano conferme o lievi riduzioni che non mutano il profilo ispiratore dello scorso anno.
Fa eccezione la sola posta (assente lo scorso anno) di 86,560 milioni € destinata ad accordi di programma non meglio specificati. Al riguardo il CUN, nel suo parere, "solleva, il tema della trasparenza in merito agli accordi di programma ammessi a copertura del rimborso delle quote annuali o ad assegnazione di quote 2009 e chiede che tali accordi vengano resi pubblici".
Un interno anno per emettere un decreto pari pari a quello del 2009 è davvero tanto! Anzi è scandaloso.

Fonte: FLC CGIL

martedì 11 gennaio 2011

Il Laboratorio di GayStatale su Repubblica

Milano, lezioni di omosessualità in Statale il corso è facoltativo ma assegnerà creditiMilano, lezioni di omosessualità in Statale:
il corso è facoltativo ma assegnerà crediti

Accade a Scienze politiche ed è la prima volta che si verifica in una facoltà universitaria
La prima parte sarà filosofica, spiegano i docenti, e la seconda più giuridica e sociologica

di LUCA DE VITO su "La Repubblica"
 
Un corso sull’omosessualità, con tanto di lezioni e crediti formativi da convalidare sul libretto. Succede alla facoltà di Scienze Politiche della Statale, dove giovedì 20 partirà il laboratorio dal titolo “Omosessualità: un mondo nel mondo”. Undici lezioni di due ore ciascuna che varranno il riconoscimento di 3 cfu per gli studenti di alcuni corsi di laurea tra giurisprudenza, filosofia, sociologia e storia (NDR: i corsi per cui è valido sono quelli della Facoltà di Scienze Politiche, di Giurisprudenza e, nella Facoltà di Lettere e Filosofia per il corso di Lettere e per il corso di Filosofia) che vorranno inserirlo nel proprio piano di studi. Il corso è facoltativo, ma rappresenta comunque una novità che non ha precedenti in altre università italiane. «È il primo anno che lo facciamo — spiega la coordinatrice, Antonella Besussi, ordinario di filosofia politica presso la facoltà di via Conservatorio — e credo possa essere un esperimento interessante. Probabilmente sconta ancora qualche ingenuità, ma è un modo per parlare della questione evitando scivolamenti che, purtroppo, sono ancora molto presenti al giorno d’oggi».

Gli studenti che decideranno di seguire il laboratorio per ottenere i crediti dovranno frequentare l’80 per cento delle lezioni, al termine delle quali ciascuno dovrà produrre un elaborato finale su una delle tematiche affrontate. Sulla cattedra si avvicenderanno nomi di docenti provenienti anche da altre università italiane: dal professor Lorenzo Bernini dell’Università di Verona, che illustrerà “La Queer Theory e i generi”, al professor Matteo Maria Winkler, della Bocconi, che indagherà il rapporto tra omosessualità e politica. «In generale il corso sarà sostanzialmente diviso in due parti — spiega ancora la Besussi — la prima più filosofica, nel tentativo di dare un vocabolario per leggere la questione omosessualità». La seconda più giuridica e sociologica, «che spazierà da argomenti che trattano di diritti civili, di differenze e di moralità pubblica».

Un ruolo fondamentale nell’attivazione del laboratorio l’hanno avuto gli studenti del collettivo “Gay Statale Milano”, che sono stati i primi a proporre l’idea alla Besussi. «Dopo l’attacco omofobo subito da un ragazzo in Statale lo scorso anno — spiega Fabio Galantucci, del collettivo — ci siamo riuniti convinti che in università fosse giunto il momento di fare qualcosa, anche dal punto di vista culturale. Ma la stessa cosa vale anche per il resto del paese: nelle università italiane non esistono corsi legati alle questioni di genere e l’argomento è sempre stato trattato in maniera sporadica». Una realtà, quella italiana, lontana dall’esperienza di altri atenei d’Europa. Uno su tutti l’University of Amsterdam, dove esiste addirittura un master, della durata di un anno, sotto la facoltà di Sociologia. Titolo: “Genere, sessualità e società”.

lunedì 10 gennaio 2011

Quattro giornate per la Costituzione

 Segnaliamo una inziativa che si svolge a Milano a partire da oggi pomeriggio:


LE QUATTRO GIORNATE DI MILANO PER LA COSTITUZIONE
Sono state organizzate a partire da lunedì 10 gennaio 4 giornate consecutive di presidio in piazza San Babila dalle ore 18 alle 22 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul passaggio estremamente delicato e drammatico per la nostra democrazia ed i principi della costituzione. 

Si parlerà di legittimo impedimento, di Mirafiori, di immigrazione, diritto allo studio, libertà d’informazione, condizione femminile e non ultimi i temi della corruzione e della mafia.



MILANO PIAZZA SAN BABILA DAL 10 AL 13 GENNAIO DALLE 18 ALLE 22.

Per ora hanno confermato la loro adesione (in ordine alfabetico):

Adesso Basta!
Agende rosse
Circolo milanese di Libertà e Giustizia
Giovani Democratici Milanesi
Liberiamo Milano
Lista civica un'altra provincia
Partito dei CARC
Popolo viola Milano
Qui Milano libera
Sinitah
Vittorio Agnoletto
Salvatore Borsellino
Sen. Giuliana Carlino
Giulio Cavalli
Jole Garuti
Loris Mazzetti
Carlo Monguzzi
Luciano Muhlbauer
Giuseppe Natale
Moni Ovadia
Diego Parassole
Ines Quartieri
Basilio Rizzo
Articolo 21
Associazione Sos Racket E Usura
Comitato Abusivi Niguarda

venerdì 7 gennaio 2011

Viva l'Italia Unita





 150 anni di Unità d'Italia






giovedì 6 gennaio 2011

Maggio 2009- 9 Dicembre 2010

Maggio 2009- 9 Dicembre 2010

...Ebbene sì, anche i rappresentanti si laureano!
Dopo un anno e mezzo, la mia esperienza di rappresentanza all'interno del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Coordinamento Didattico di Storia si chiude.
Ho portato avanti e sostenuto col mio gruppo iniziative cuturali (conferenze, incontri, spettacoli, presidi, presentazioni di libri, cineforum, ..) per gli studenti che vivono l'università a 360°.
Ho cercato di fare del mio meglio, anche se ero alle prime armi, non solo partecipando alle riunioni d'Ateneo, ma facendo quello che mi è sempre riuscito meglio. Sono stata tra gli studenti, tra TUTTI gli studenti, anche mettendomi spesso in posizioni scomode e non sempre comprese, sentendo gli umori e i problemi delle persone che hanno vissuto con me questi anni e hanno condiviso con me due Onde, una Riforma, l'elezione del Cnsu, alcuni disordini, mille cortei, etc...
L'università, seppur in mezzo a questo caos, è sempre stata il nostro interesse principale: l'abbiamo difesa, l'abbiamo sognata, l'abbiamo vissuta, con bisogni e attese.
Siamo stati e continueremo ad essere in università innanzitutto per approfondire una passione per la ricerca del vero e per la realizzazione di un bene comune.
Il mio impegno negli organi accademici minori è nato non solo dalla curiosità e dalla voglia di spendermi in prima persona per capire i meccanismi che muovono l'ateneo, migliorare le cose che non vanno e essere per tutti gli studenti un referente "concreto" all'interno della struttura università, ma soprattutto dalla convinzione che gli studenti, tutti gli studenti, a qualunque gruppo riconosciuto nell'arco costituzionale o ispirazione appartengano, possono contribuire, come singoli o come realtà associative, alla costruzione dell’università.
Ho sempre combattuto per una didattica qualificata e di alto livello, per un sistema progressivo di contribuzione, per la libertà di espressione e trasparenza dei criteri per l’attribuzione dei fondi alle associazioni studentesche, per la difesa di tutte le idee presenti all'interno dell'università.
Al termine di quest'esperienza voglio ringraziare tutti i compagni e amici di Lista e tutti gli studenti che con idee, critiche, osservazioni e sogni hanno lavorato e camminato insieme a me per costruire un'università migliore.

GRAZIE!

Silvia

martedì 4 gennaio 2011

Quale futuro?

Un video che fa riflettere

domenica 2 gennaio 2011

Orario festivo di Biblioteche umanistiche e Sale Studio

sale Crociera, Sottocrociera:27-30 dicembre: 9.00-17.30
3-5 gennaio: 9.00-17.30
24 e 31 dicembre: 9.00-13.00
chiusura d’Ateneo: 7 gennaio
Sala Common Law24-30 dicembre: 9.00-13.00
31 dicembre: chiusura
3-5 gennaio: 9.00 - 17.30
7 gennaio: chiusura d’Ateneo
Sala centrale:27-30 dicembre: 9.00-19.30
3-5 gennaio: 9.00-19.30
24 e 31 dicembre: 9.00-13.00
chiusura d’Ateneo: 7-8 gennaio
Sala del ’700:chiusura totale dal 23 dicembre al 7 gennaio.
Da lunedì 10 gennaio riapertura regolare di tutte le sale.
Filosofia:
da lunedì 3 gennaio a venerdì 7 gennaio chiusura 
Storia:
dal 3 al 5 gennaio: 9.00-16.00
7 gennaio chiusura d'Ateneo
SAFM:
La biblioteca rimane chiusa dal 27-12-2010 al 07-01-2011.

sabato 1 gennaio 2011

Buon Anno!

Amiche e amici di SU, buon Anno!

Buon primo anno degli anni Dieci, il primo anno dell'Università targata Gelmini: abbiamo tanto bisogno di farci gli auguri, perchè questi anni Dieci si aprono con tante ombre e tante ansie.

Non scadiamo nella retorica e cerchiamo di essere concreti: l'Università pubblica italiana ha ben poco da festeggiare, abbiamo attraversato mesi di lotta politica senza esclusione di colpi alla fine della quale, nell'isolamento e nella separazione dalla società civile, una classe dirigente allo sbando ha prodotto una controriforma che rischia di abbattare il nostro diritto allo studio.

Il 2011 dovrà essere un anno di solidarietà: dobbiamo aiutarci nel portare avanti un'idea diversa e alternativa, dobbiamo farlo tutti insieme perchè questa è la sfida a cui siamo chiamati. Non possiamo macchiarci della colpa di essere stati spettatori indifferenti del nostro tempo.

Il 2011 sarà l'anno in cui dovremo essere, noi studenti, ancora più protagonisti. Se la politica non è in grado di individuare autonomamente i problemi che ci riguardano, saremo noi studenti a portarli alla luce. Se la politica non è in grado di trovare soluzioni alle nostre esigenze, saremo noi studenti a proporle.

Come lista di rappresentanza, continueremo a batterci per una università PUBBLICA, LAICA e DEMOCRATICA. Rinnoveremo l'impegno per la costruzione di una diversa percezione del mondo universitario agli occhi di noi stessi studenti: non solo didattica ma anche partecipazione. Partecipazione significa VIVERE l'università, significa creare confronti, dibattiti, eventi culturali, concorsi. Significa portare in Università i problemi della nostra società.

Garantiremo ancora, in questi ultimi mesi del nostro mandato di rappresentanti (sempre che nel caos della "riforma" l'università non neghi a noi studenti il diritto a essere rappresentanti democraticamente annulando le elezioni che dovrebbero tenersi a maggio), la consueta partecipazione attiva e trasparente alla vita degli organi accademici in cui siamo stati eletti, dal Senato Accademico al Consiglio di Amministrazione sino ai Consigli di Facoltà e ai singoli Consigli di Coordinamentio dei corsi di laurea.

Tutto questo dovrà essere fatto insieme.

Buon Anno!