ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

giovedì 31 maggio 2012

Risultati Facoltà e Dipartimenti









I nostri nuovi rappresentanti

Facoltà di Studi Umanistici: Simone Gatti e Marco Nebuloni
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali: Simone Facolone, Stefano Comotti e Tiberio Ghitti
Dipartimento di Filosofia: Rosa Fioravante, Ludovica Leone, Marco Nebuloni e Giulio Crespi
Dipartimento di Studi Letterari: Danilo Aprigliano, Matilde Accurso, Alessandro Bonalume e Giovanni Seltralia
Dipartimento di Studi Storici: Simone Gatti, Alessandro Bonvini e Francesca Sanna

lunedì 28 maggio 2012

lunedì 21 maggio 2012

Viva, laica e partecipata: il 23 e 24 maggio, quale Statale lo decidiamo noi!

Viva, laica e partecipata: tre parole, sui manifesti e nei volantini, per condensare così quello che è UniSì-Uniti a sinistra, e quello sarà per tutti.

Siamo nati con un’eredità importante, portare avanti da protagonisti la rappresentanza studentesca a sinistra; e infatti siamo la lista di sinistra più presente nell’università. Siamo a studi umanistici e in quasi tutti i dipartimenti, siamo gli unici a sinistra presenti in tutta scienze politiche; siamo a giurisprudenza, siamo nelle facoltà di città studi e costruiamo le risposte insieme alle storiche liste locali, con autonomia e attenzione reciproche.

Vogliamo la Statale viva, perché non sopportiamo un’università esamificio in cui si segue solo qualche lezione e nulla più: vogliamo un mondo universitario che parli con Milano, un motore della società.. Non basta vincere le elezioni per fare bene: non basta essere in tanti, che pure è importante, ai consigli di facoltà: esistiamo se rappresentiamo una componente studentesca attiva e partecipe.

Studenti che fanno i rappresentanti, non il contrario! Non burocrati che si dimenticano dello studio e non stanno nei chiostri, ma studenti veri come tutti. Vogliamo la Statale laica, perché l’università deve essere aperta a tutti, nel suo orizzonte culturale innanzitutto, ma anche nelle sue strutture e nelle sue regole, evitando di essere occupata da lobby religiose o gruppi di potere esterni, nascosti o coperti.

Vogliamo l’università partecipata, a più livelli: le decisioni le prenderemo con gli studenti, non da soli, e ci batteremo per la trasparenza dell’università, dalla didattica ai bilanci alle regole. Partecipata, dagli studenti: per questo abbiamo animato prima, e continueremo a farlo, la Statale con tante proposte: le Lezioni d’Artista, UniVersi, La Camera Chiara, Scintille Umanistiche, i concerti di InChiostro

Questo è il vero senso dell’Università bene comune: un bene per tutti, che anzi aumenti le possibilità di essere un bene condiviso degli studenti innanzitutto, che non sia qualcosa di chiuso, sonnolento e per pochi.

Questa è UniSì, la lista che in tanti abbiamo costruito. E per questo il progetto chiediamo il voto mercoledì e giovedì; un progetto che andrà avanti e che scriveremo insieme.

venerdì 18 maggio 2012

Dove si vota?

FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI

Seggio n. 5 (Aula 104) – Via Festa del Perdono, 3

L Lettere, Scienze umane dell’ambiente, del territorio e del paesaggio

LM Lettere moderne, Filologia, letterature e storia dell’antichità, Valorizzazione culturale del territorio e del paesaggio

Seggio n. 6 (Aula 109) – Via Festa del Perdono, 3

L Filosofia, Storia, Scienze umanistiche per la comunicazione

LM Scienze filosofiche, Scienze storiche, Cultura e storia del sistema editoriale, Teorie e metodi per la comunicazione

Seggio n. 7 (Aula A7 ex Bosisio – piano terra, cortile principale) – Piazza S. Alessandro, 1

L Lingue e letterature straniere

LM Lingue e letterature europee ed extraeuropee

Seggio n. 8 (Aula K 22 – 2° piano) – Via Noto, 8

L Scienze dei beni culturali

LM Archeologia, Archivistica e biblioteconomia, Musicologia, Scienze dello spettacolo, Storia e critica dell’arte

giovedì 17 maggio 2012

Giornata contro l'omofobia

Oggi, 17 maggio, è la giornata mondiale contro l’omofobia e la trans fobia: è necessario, perciò, richiamare l'attenzione sul tema delle discriminazioni sessuali e di identità di genere. Ve ne sono ancora nel 2012: si manifestano quotidianamente e in diversi modi. Dalle aggressioni - tutt'oggi perpetrate a danno di omosessuali e transessuali - agli atteggiamenti che, più o meno consapevolmente, adottiamo verso le preferenze sessuali - con il linguaggio, lo scherno, il cameratismo machista. Al contrario delle altre comuni discriminazioni, quelle legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere, non vengono condannate apertamente e fermamente dall’opinione pubblica e dalle istituzioni: quasi non fossero vere discriminazioni ma meri attacchi personali. Tutto ciò si traduce - con disarmante facilità - non solo nella negazione di importanti diritti - quali il matrimonio o l'adozione di figli - ma anche di doveri fondamentali come la tutela delle minoranze, il rispetto della personalità, l'aggravante di omofobia nei reati di aggressione.

È per questo motivo che chiediamo alle istituzioni di farsi carico di un programma di tutele legislative e culturali che parta, innanzitutto, dal riconoscere il carattere discriminatorio di atteggiamenti e azioni omofobe o transfobiche e lo consideri un aggravante giudiziario.

Vogliamo che sia innanzitutto l’università a incarnare il dovere di proporre un modello culturale capace di superare pregiudizi e luoghi comuni. Perciò è necessaria innanzitutto una chiara ed esplicita presa di posizione a riguardo; tutelando non solo i propri membri, ma dando anche un importante segnale all’esterno.

Proprio perché la discriminazione si declina, non sono negli atteggiamenti violenti e offensivi, ma anche nella negazione di garanzie, tutele e opportunità per gli altri scontate, è importante che la proposta di un registro delle unioni civili diventi il primo, importante, fondamentale segnale verso un modello culturale e civile del rispetto di tutti. Un gradino verso l’uguaglianza sul piano culturale, sociale, ideologico e anche su quello legislativo. L’Italia non può rimanere l'unico paese retrogrado e discriminatorio dell'occidente.

Che la giornata di oggi sia, perciò, l'occasione per riflettere su questo tema. È questo il luogo e solo da qui può partire la rivoluzione culturale in grado di distruggere i facili luoghi comuni e gli atteggiamenti discriminatori; per mettere al primo posto la persona, la sua libertà di scelta e la sua libertà di amare.


UniSì-Uniti a Sinistra

GayStatale

martedì 15 maggio 2012

martedì 8 maggio 2012

Programma elettorale in pillole

1) RAPPRESENTANZA

Vogliamo che lo studente sia il fulcro della vita del nostro ateneo: non un fruitore o cliente, ma il soggetto principale, che costruisce il suo ateneo attraverso la rappresentanza, le idee e l'associazionismo. Per questo serve una rappresentanza presente che viva in mezzo agli studenti li coinvolga nelle decisioni e che porti avanti insieme a tutti le sue battaglie.

2) DIRITTO ALLA STUDIO

Difendere e ampliare il Diritto allo studio, insieme all'Ateneo e insieme alla città: copertura totale delle borse di studio, convenzioni tra l'Università e le ASL per l'assistenza sanitaria ai fuorisede, lotta agli affitti in nero, nuovi studentati attraverso la riqualificazione delle vecchie strutture dismesse e mezzi pubblici agevolati per gli studenti. Allargare il concetto di diritto allo studio anche a mense, aule ristoro per riscaldare e consumare i pasti, aule studio in numero adeguato e aperte sia la sera che i fine settimana.

3) UN'UNIVERSITA' APERTA ALL A CITTA'

Vogliamo che l'Università sia una fonte si arricchimento culturale per il territorio e viceversa. Proponiamo una “Carta dello studente”, che stipuli convenzioni con musei, teatri, cinema, un'integrazione con il sistema bibliotecario comunale. Un'ala dell'Università deve essere sempre aperta e a disposizione delle associazioni per diventare un punto di riferimento culturale non solo per studenti.

4) STUDENTI LAVORATORI E MONDO DEL LAVORO

L'Università deve creare una virtuosa integrazione con il mondo del lavoro, sia tutelando gli studenti lavoratori che aiutando i laureandi nella ricerca di un'occupazione, non limitandosi al settore privato ma anche alla cooperazione e al no-profit, il tutto senza dimenticarsi di tutelare i propri lavoratori.

5) DIDATTICA

Riconosciamo come esigenza di tutti gli studenti la massima libertà di programmazione degli studi. Vogliamo che la valutazione della didattica venga riformata per renderla più puntuale e vogliamo che i risultati siano pubblici. Vogliamo valorizzare le risorse della rete, attraverso una razionalizzazione dei siti (Sifa, Unimia, Ariel) e un maggior utilizzo.

6) INTERNAZIONALIZZAZIONE

Vogliamo un aumento delle mete e dei posti disponibili, oggi troppo pochi, vogliamo incentivare gli Erasmus placement, le tesi presso atenei stranieri o con relatori stranieri e i progetti di doppia laurea tra atenei. Vogliamo una un miglioramento della corrispondenza del numero dei crediti e dei programmi, che proponiamo debbano essere concordabili e un rispetto da parte dell'Ateneo degli impegni presi nel Learning Agreement. Vogliamo, per attrarre più studenti stranieri e creare un ambiente più internazionale e moderno, una parte della didattica in inglese.

7) SOSTENIBILITA'

Vogliamo che l'Università si impegni per il risparmio energetico e la raccolta differenziata. Proponiamo che in mensa sia sempre previsto un menù vegetariano. Proponiamo inoltre la realizzazione di punti di distribuzione di acqua potabile.

8) ATTIVITA' CULTURALI:

La rappresentanza studentesca deve essere in grado di ampliare la partecipazione culturale degli studenti e di promuovere la creatività e la vivacità della vita universitaria. Il concorso di poesia UniVersi, il concorso di saggi Scintille Umanistiche, quello di fotografia La camera chiara, le iniziative ambientali di Statale sostenibile, l’organizzazione di conferenze come le Lezioni d'artista: sono iniziative promosse dagli studenti e finanziate dall'università, che mette a disposizione dei fondi per questo tipo di attività. Ma non solo la rappresentanza deve essere fonte di arricchimento culturale, per questo vanno rimosse le difficoltà burocratiche e di spazi che bloccano gruppi di studenti a farsi motore dell'Università, compresi i gruppi sportivi, essendo lo sport un grande mezzo di socializzazione e crescita.

martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio 2012

Oggi è il 1° Maggio, festa dei lavoratori. Questa data ci ricorda ogni giorno che la società europea è fondata sul lavoro.


UniSì - Uniti a Sinistra pensa che parlare di civiltà del lavoro non sia vuota retorica ma conditio sine qua non affinchè si creino le condizioni per uscire dalla spirale n...egativa dell'attuale crisi economica, sociale e politica, in cui sono finiti il nostro Paese ed il nostro continente.
Il 1° Maggio ci ricorda che l'uguaglianza non basta proclamarla ma bisogna renderla effettiva come scritto in quella seconda parte dell'articolo 3 della Costituzione che noi tutti abbiamo nel cuore. (“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Cit.)
A differenza di altri noi non ignoriamo il fatto che i diritti dei quali oggi fruiamo ci sono stati consegnati da una generazione di padri e madri che hanno lottato per raggiungerli. Il Primo Maggio ci ricorda che non ci sono diritti per i più deboli senza battaglie politiche e senza Unità degli studenti e dei lavoratori.
In questo giorno di festa dobbiamo riflettere sulla situazione economica e sociale che stiamo vivendo, gli economisti neo-liberisti e la destra conservatrice in questi anni ci hanno spiegato che la crisi era figlia degli eccessi di politiche pubbliche, quindi i governi europei non hanno fatto altro che tagliare la spesa sociale ed è per questo che la recessione si è aggravata. Noi al contrario siamo convinti che la crisi sia la conseguenza della regressione delle condizioni del lavoro cominciata negli anni 80, pertanto crediamo che la ricostruzione di una civiltà del lavoro e il rilancio del modello sociale europeo siano condizioni basilari per costruire un nuovo modello di sviluppo.
UniSì - Uniti a Sinistra è una lista di rappresentanza universitaria e crediamo che questi temi siano di nostra competenza, rifiutiamo l'idea che l'attività di una lista universitaria debba terminare una volta usciti dai portoni delle nostre facoltà. Il nostro Paese ha la percentuale di laureati tra le più basse d'Europa e contestualmente la percentuale di laureati disoccupati tra le più alte. Questo significa che nei prossimi mesi noi studenti avremo molte battaglie politiche da affrontare, UniSì - Uniti a Sinistra le porterà avanti dentro e fuori le nostre facoltà, nelle piazze e nelle istituzioni, per il sapere pubblico e per la dignità del lavoro.