Pubblichiamo, estratto dal resoconto della seduta, la mozione approvata dal nostro C.d.F. dello scorso 28 ottobre in merito alla legge 133.
Il C.d.F., in sintonia con le mozioni del Senato e della Crui, nuovamente sottolinea le forti preoccupazioni derivanti dai provvedimenti contenuti nella legge 133, che, con i suoi tagli indifferenziati e ingiustificati, aggrava i problemi dell’Università pubblica italiana, penalizzandone tutte le componenti, e in particolare quelle già strutturalmente più deboli (studenti, dottorandi, assegnisti), senza neppure facilitare quella necessaria revisione critica di meccanismi concorsuali e procedurali che l’Università stessa sente come suo essenziale bisogno. Si augura di conseguenza che i provvedimenti relativi all’Università contenuti nella legge 133 vengano prontamente rivisti, rendendo possibile sia la vita degli Atenei nel prossimo anno accademico sia una profonda revisione dei criteri generali che regolano le forme di governo e di selezione all’interno delle Università. Si impegna a mantenere viva e costante, in tutte le sue componenti, l’attenzione e il dibattito su questi temi, sui quali si gioca il destino dell’università italiana.
martedì 4 novembre 2008
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