Nel suo ampio discorso ha affrontato tutti i temi fondamentali della vita accademica, traendo un bilancio dei suoi sei anni di guida della Facoltà.
In particolare, nel proporvi un succinto resoconto, vorremmo considerare due degli aspetti maggiormente approfonditi, ovvero la situazione economica e le prospettive della Facoltà nell'ambito del riordino conseguente all'approvazione del DDL Gelmini.
Per quanto riguarda la situazione economico-finanziaria della Facoltà di Lettere e Filosofia, va sottolineato che, a fronte di ingenti tagli ai finanziamenti (ridottisi nel corso dei sei anni di mandato Franzini di un cospicuo 50%, in particolare negli ultimi due anni) risulta attualmente positiva, tanto da poter garantire l'assunzione di nuovi docenti per i prossimi due anni (in cui si prevedono decine di pensionamenti all'interno del corpo docente). Il Preside ha però ricordato, come in molte occasioni precedenti, che il sistema-università non sarà tecnicamente in grado di assorbire ulteriori tagli ai finanziamenti, già ora drammatici.
Il Preside, pur riconoscendo al DDL Gelmini il pregio di regolamentare i criteri di assunzione e di avviamento dei concorsi e delle chiamate, ha sottolineato come il testo approvato dal Senato della Repubblica contenga, nell'ambito di riforma della governace, la perdita di autonomia delle Università italiane rispetto al centro e, in particolare, l'impoverimento del peso decisionale delle singole Facoltà nel contesto dell'amministrazione dei singoli atenei. Una perdita che colpirebbe in modo particolare i settori umanistici, così peculiarmente diversi, e che impoverirebbe certamente la gestione del sistema universitario italiano.
Nel Consiglio di Facoltà del 21 ottobre si procederà all'elezione del nuovo Presdide della Facoltà di Lettere e Filosofia, carica per la quale è pervenuta la candidatura dell'attuale presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico di Storia, Prof.ssa Giuliana Albini.
I rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria
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