Al magnifico rettore dell'Università degli Studi di Milano Enrico Decleva
In qualità di rappresentanti degli studenti intendiamo sottoporre alla Sua attenzione alcune considerazioni relative all’esposizione allestita da Interni nella sede dell’università di via Festa del Perdono.
Non siamo acriticamente contrari all'impiego degli spazi universitari per questo genere di eventi, per cui ci asterremo da una sterile condanna preventiva. Preferiamo invece segnalare singole situazioni e specifici atteggiamenti che potrebbero e dovrebbero esser evitati durante il periodo dell'esposizione, per il rispetto che deve essere dato agli spazi universitari e agli studenti, che di questi spazi sono sempre e comunque i principali utenti.
Riteniamo che Interni dovrebbe accedere alla Ca' Granda con l'atteggiamento rispettoso di un ospite, sì che un evento espositivo di tale portata, che coinvolge tutta la realtà territoriale milanese, non si qualifichi per la sua invasività, ma diventi un’occasione per la crescita culturale del nostro Ateneo. E i disagi derivanti dall’occupazione degli spazi universitari non dovrebbero interferire eccessivamente con il normale svolgimento della vita universitaria.
I perimetri degli spazi universitari sono saturi dalla presenza eccessivamente voluminosa delle strutture esposte. Nell'atrio prospiciente l'Aula Magna ad esempio, luogo di transito principale per accedere alle aule del polo didattico, quest'anno, come l’anno scorso, l'installazione di Interni è ingombrante al punto di ostacolare il transito degli studenti, creando problemi di mobilità anche ai portatori di handicap.
E la messa a disposizione di Interni dei chiostri Farmacia e Bagni rappresenta per noi un’occasione per ribadire ancora una volta la necessità di spazi di socialità che gli studenti possano utilizzare per vivere a pieno, attivamente, la vita universitaria per tutto l’anno, e non esclusivamente durante il periodo l’esposizione. È inaccettabile che agli studenti venga impedito di usufruire di spazi così importanti all’interno dell’Ateneo, e che tali spazi vengano invece concessi a realtà esterne all’Università. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo dei chiostri, se si vogliono limitare i danni conseguenti al loro sfruttamento quotidiano da parte di centinaia di studenti, circoscrivere le aree accessibili a due soli chiostri - che ricordiamo essere stati chiusi durante le ristrutturazioni ben oltre il periodo necessario - non fa che peggiorarne il grado di usura. Un Ateneo così rilevante come l’Università degli Studi di Milano dovrebbe a nostro avviso essere in grado di ricoprire un ruolo di primo piano nello sviluppo della realtà cittadina, e non limitarsi a fornire una cornice architettonica ad eventi privati. Interni rappresenta sicuramente una voce di bilancio non trascurabile per l’Ateneo, ma il corpo studentesco, con le tasse universitarie, è certamente più rilevante.
Con la presente chiediamo pertanto la riapertura di quegli spazi attualmente concessi esclusivamente alle esigenze di Interni, e che in futuro, qualora l’Università ospitasse nuovamente manifestazioni simili, queste avvengano col giusto riguardo dovuto all’ambiente universitario e ai suoi utenti.
I Rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria
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