martedì 27 aprile 2010
Sara Capasso al CNSU - Programma parte 2
AAA diritto allo studio cercasiE’ necessario investire ulteriormente sul sistema di diritto allo studio. Come? La base di partenza sono i finanziamenti. Più finanziamenti uguale più servizi e maggiore qualità: è perciò necessario un aumento dei fondi complessivi erogati.
A ciò deve accompagnarsi, in secondo luogo, la ridefinizione dei criteri di partecipazione e attribuzione delle borse di studio per permettere una maggiore competizione all’interno delle graduatorie e una migliore distinzione tra studenti lavoratori e non lavoratori al fine di permettere l'erogazione di borse più consistenti, che realizzino un effettivo miglioramento delle condizioni economiche dello studente.
Ancora, che si proceda con un significativo aumento dei contributi per la ristorazione (bar e mense), intesa come fondamentale momento associativo, al fine di ottenere prezzi comparabili ai migliori modelli europei: in tutta la Francia un pasto completo costa 2,80€, in Germania oscilla tra i 2,70 e i 3,20.
Infine, la mobilità internazionale, nei programmi di scambio (Socrates, Erasmus, Erasmus Mundus) , con gli Stage all'estero e la partecipazione ai meeting internazionali di studenti, deve entrare a far parte delle priorità istituzionali dei singoli ISU.
Verso una nuova città universitaria: Milano 2015
L’esposizione universale del 2015, che si terrà a Milano, è ritenuta dall’intera classe politica locale una grossa occasione di sviluppo e di crescita per la città. Come cittadini, prima ancora che come rappresentanti, dobbiamo pretendere che le università milanesi siano al centro del progetto di rilancio della città. Dobbiamo avere il coraggio di chiedere che Milano si trasformi in una vera città a misura di studente, con servizi adeguati per migliaia di giovani che ogni anno studiano e vivono nel capoluogo lombardo. Bisogna partire proprio dall’Expo, evento su cui la nostra amministrazione comunale e gli altri enti statali sostengono di voler investire parecchio: un evento di questa portata comporta inevitabilmente l’ingresso di ingenti risorse, da spendere per la realizzazione di infrastrutture dedicate. A volte, però, il rischio è che da un grosso investimento si arrivi a un ingente peso sui bilanci, con opere realizzate esclusivamente per il periodo dell’evento e poi non più utili alla città. E’ quindi indispensabile studiare un piano coerente, per evitare che da una grossa opportunità di rilancio possano scaturire problemi per le future generazioni: fondamentale, quindi, è strutturare un tavolo con enti e associazioni per una pianificazione coerente, al quale siano invitate le rappresentanze studentesche.
Gli studenti devono poter far sentire la propria voce quando si toccano le tematiche città-studente: potenziamento dei mezzi di trasporto, maggiori convenzioni per gli studenti universitari, creazione di campus sul modello europeo; devono poter chiedere che si proceda con la costruzione di nuovi studentati per chi viene da fuori Milano, che si attivi l’assistenza medica per gli studenti fuori-sede, che vengano finanziate nuove borse di studio.
Una tra le tante proposte concrete da avanzare è che gli edifici realizzati in vista dell’EXPO, una volta terminato l’evento, vengano adibiti a nuovi alloggi per studenti.
Solo in questo modo è possibile avvicinarsi ai modelli universitari europei, dove le città sono realmente a misura di studente: una Milano più a misura di studente è una Milano più vicina all’Europa.
Pari opportunità per tutti
Negli ultimi anni, gli atenei italiani stanno aumentando gli investimenti negli organi che affrontano le problematiche inerenti alle pari opportunità. E’ necessario, quindi, che anche gli studenti facciano proprie le battaglie finalizzate alla rimozione di discriminazioni di qualsiasi genere.
Sono necessarie maggiori tutele per gli studenti lavoratori, ad esempio il potenziamento dei corsi serali; maggiori sforzi tesi alla rimozione di barriere architettoniche e più servizi in favore degli studenti disabili.
Io proporrò, se eletta, che il CNSU lavori affinché venga istituito per legge il Garante degli Studenti, una figura super-partes molto diffusa all’estero, che ha il compito di tutelare i diritti degli studenti.
Leggi anche Che cos'è il CNSU?
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