ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

mercoledì 30 giugno 2010

Resoconto dal Consiglio delle Biblioteche di Facoltà

La proposta di SU approvata recentemente dal Consiglio della Biblioteca di Storia sull'esclusione temporanea dal prestito di tutti i testi inseriti nei programmi d'esame dei docenti della Facoltà (limitatamente alle copie singole, in modo che tutti gli studenti possano sempre trovare una almeno una copia del testo d'esame da fotocopiare) non può essere esaminata dal Consiglio ma deve essere sottoposta ai consigli delle singole biblioteche (Filologia, SUA, Arte, Filosofia ecc). Si registra, purtroppo, una forte resistenza da parte del Consiglio nei confronti di questa proposta, che viene riconosciuta come ragionevole e utile per gli studenti, ma gravosa per quanto riguarda la mole di lavoro che essa richiede. Fortunatamente, la precedente approvazione da parte della biblioteca di Storia di questa norma crea un precedente favorevole da portare come esempio per le prossime sedute dei consigli specifici.

Bilancio 2011. Si prevede una riduzione del 20% dei finanziamenti al sistema bibliotecario della Facoltà di Lettere e Filosofia da parte del C.D.A. (concretamente, una riduzione di 62000 euro). La prima soluzione escogitata per far fronte a questo difficile assorbimento del taglio riguarda la dismissione degli abbonamenti delle riviste (cartacee e informatiche) in copia doppia: capita infatti che differenti biblioteche abbiano lo stesso abbonamento a una specifica rivista. Questa doppia spesa è giustificata ad esempio dalle necessità di poli diversi, come FdP e Via Noto o S.Alessandro, lontani l'uno dall'altro. Attualmente le riviste doppie pesano sul bilancio per un totale di euro 16000.
Oltre a questa misura si cercherà di potenziare il prestito interbibliotecario, mentre è allo studio una formula di document delivering, ovvero la spedizione da una biblioteca all'altra delle fotocopie dei testi di cui sia fatta richiesta da parte dei docenti (gli studenti non avranno accesso a questo servizio perchè, testuali parole, "possono recarsi di persona a fare le fotocopie". A quanto pare i docenti no!)

Fortunatamente la contrazione delle spese adottata nel precedente anno accademico permette di inserire nel bilancio 2011 una consistente somma di residui, che verranno impiegati sopratutto per l'acquisto di attrezzature  (nuovi tavoli per le sale studio dotati di presa elettrica per i PC, nuovi PC per la sala Sottocrociera).

Viene costituito il Consiglio di Biblioteca Unificato, che comprenderà 3 membri di Giurisprudenza e 3 memebri di Lettere e Filosofia. Dopo una brevissima consultazione viene scelto quale componente della rappresentanza studentesca il delegato di SU (probabilmente per il fatto di aver partecipato a tutte le sedute del Consiglio, a differenza di quanto fatto dall'altro rappresenante).

Il Consiglio prende in carico il sollecito per la manutenzione dell'area di ingresso alla Biblioteca Centrale, che comprende anche la rampa di scale di accesso, attualmente in stato di indecoroso degrado (anche igienico).

Il Consiglio respinge infine la proposta presentanta da Obiettivo Studenti di concedere i tavoli della sala Sottocrociera attualmente assegnati ai dottorandi e ai docenti agli studenti nel momento in cui tutti i tavoli ad essi assegnati risultino occupati. La motivazione del rifiuto è che se un docente, un dottorando o uno studente avesse effettivamente bisogno di consultare i testi della sala Sottocrociera non avrebbe la garanzia di trovare posto, garanzia ora assicurata proprio dalla presenza di quei tavoli.

Il consiglio si aggiorna a settembre, buone vacanze dal vostro battagliero rappresentante
Angelo Turco

venerdì 25 giugno 2010

I rettori lanciano l'allarme: "Nel 2011 sarà il collasso"

ARTICOLO TRATTO DAL QUOTIDIANO "LA REPUBBLICA"

"Se i tagli ai finanziamenti dell'università sono quelli previsti due anni fa, nel 2011 sarà il disastro". Parole che pesano quelle di Enrico Decleva, presidente della Crui, la conferenza dei rettori italiani.

Professore perché il 2011 rischia di essere l'anno impossibile per gli atenei?

"Perché nei bilanci la distanza fra entrate e uscite sarà incolmabile, non saremo in grado di chiuderli, né di pagare gli stipendi al personale. Credo comunque che questo concetto sia ben noto al governo e al ministero".

Come si arriva a questa situazione?
"Ci vengono a mancare 950 milioni di euro perché, rispetto a quest'anno non ci saranno i 400 milioni dello scudo fiscale e non è stato prorogato il Patto per l'università di Padoa Schioppa e di Mussi".

Migliaia di ricercatori minacciano l'anno prossimo di non salire in cattedra per protesta contro il disegno di riforma. Come pensate di fare? Con chi li sostituirete?
"Siamo preoccupati. La Crui segue con attenzione quello che sta accadendo. Noi siamo favorevoli al reclutamento dei ricercatori a tempo determinato, ma in un'ottica di tenure track: quando un ateneo assume con contratto triennale un ricercatore, deve avere anche da parte i soldi per bandire poi alla fine del secondo rinnovo triennale il concorso e permettere al ricercatore, se lo vince, di diventare associato".

A chi protesta dentro gli atenei promettendo da settembre lo sciopero della didattica, questo però non basta.
"Bisogna prevedere una quota di associati per i ricercatori che sono già nelle università: si deve pensare a piani straordinari di riassorbimento di circa 2000 posti l'anno. Chiediamo che agli attuali ricercatori venga riconosciuto il ruolo di professore aggregato. Stiamo però parlando di questioni importanti ma non decisive, il nodo centrale sono le risorse, le università sono in ginocchio".

Lei ha detto in più occasioni: la riforma deve andare avanti. Perché?
"Perché è un'occasione da non perdere: introduce il concetto di valutazione della ricerca e quindi responsabilizza gli atenei rispetto alle persone che assumeranno. E poi non è una toppa, ma una vera e propria riforma organica che cambia la governance, definisce con chiarezza le responsabilità del consiglio di amministrazione e del senato accademico e nel reclutamento introduce l'abilitazione nazionale, distingue opportunamente fra tempo pieno e part time. Infine, aggiorna la quota del 90% che oggi penalizza molti atenei".

A questo proposito: oggi, le università non possono spendere per il personale oltre il 90% delle risorse che ricevono dal fondo di finanziamento ordinario, cioè i soldi che il ministero vi dà per far funzionare tutta la macchina.
"Sì, ma ogni anno aumentano i costi (dalle bollette alle manutenzioni, la voce degli stipendi...) e diminuiscono o al massimo restano uguali i finanziamenti. E' chiaro che in una situazione di questo genere molti atenei sforano il tetto: uno su due già oggi, se non scattassero dei correttivi di bilancio".

Torniamo alla riforma: lei ha detto che introduce la valutazione, ma la distribuzione dei finanziamenti in base al merito è già stata ridotta dal 7 al 3%. Non le sembra una presa in giro?
"Sono certo che quel comma sarà modificato".

Cosa pensa della possibilità, prevista nel disegno legge, di nominare rettore anche un docente di un altro ateneo? Non si rischiano interferenze?
"Non vedo questo rischio. Non credo che per i rettori ci sarà la stessa girandola che avviene per gli allenatori delle squadre di calcio". In effetti la panchina dell'ateneo, di questi tempi scotta ovunque". LAURA MONTANARI

mercoledì 23 giugno 2010

Resoconto dal Consiglio della Biblioteca di Storia 23-6-10


Il Consiglio della biblioteca di Storia approva la proposta di SU di rendere i testi (spesso fuori commercio) presenti nei programmi d’esame dei docenti di Storia e disponibili in biblioteca da “prestabili” a “per la sola consultazione interna”, in modo che tutti gli studenti possano recarsi in biblioteca per fotocopiare il testo d’esame senza che venga preso in prestito per un mese o più da un solo studente. I testi in questione verranno nuovamente resi prestabili una volta esclusi dai programmi d’esame dei vari docenti.

Vine accolta la proposta di concedere agli assegnisti la possibilità di accedere alla biblioteca fuori dall’orario di apertura (dalle 18.00 alle 19.30) in quanto strutturati e coperti dall’assicurazione ; lo nega ai professori in pensione, i quali possono comunque pagare il bollettino per essere abilitati come “laureati frequentatori”. Si ricorda che in ogni caso, per tutti, il termine per la presa in prestito dei volumi è fissato alle 18.00.
Il Consiglio accoglie la proposta di spostare le copie delle pubblicazioni del Dipartimento di Storia e della Documentazione storica superiori alla numero due di ogni singolo volume, ora “a scaffale aperto”, negli armadi (lasciando quindi non più di due copie della stessa pubblicazione sugli scaffali). Il problema dell’esaurimento degli spazi infatti si fa sempre più impellente.
Si comunica che il numero di postazioni in sala lettura con presa elettrica per il PC è stato raddoppiato, e che i lavori per rendere tutta la sala collegata alla rete sono in fase di ultimazione.
Viene approvata la proposta di posizionare un terminale SIFA all’ingresso della biblioteca, molto utile ad esempio per la stampa dei certificati di iscrizione necessari per l’accesso alla consultazione interna.
Viene approvato il nuovo orario estivo: 2-6 agosto e 30 ago-3 sett da Lunedì a Venerdì 9.00-16.00 ; 9-13 ago da Lunedì a Venerdì 9.00-12.00 e 16-27 ago chiusura totale della biblioteca.
Viene approvato il bilancio per il 2010 e il piano di spese 2011 con taglio dei finanziamenti per il 20% rispetto alla quota 2010.
 Angelo Turco

martedì 22 giugno 2010

Resoconto dal Consiglio di Facoltà di Giugno

Si ricorda che il 25 Giugno è indetto lo sciopero generale del Pubblico Impiego e che i disagi maggiori sono previsti nel polo di S.Alessandro.
Concorsi. Risultano vincitori dei concorsi per docenti di prima fascia i prof.ri Spinicci e Carta, per la seconda fascia Clerici. Vincono i concorsi di altri atenei i prof.ri Soresina e Maifreda. Nel biennio 2011-2012 dovrebbero essere “chiamati” tutti gli idonei (vincitori di concorsi) in seguito all’ampio turn over conseguente ai pensionamenti e grazie al budget di facoltà sufficiente. Aumenterà inoltre il numero di ricercatori, poiché il numero di ricercatori attivi all’interno della Facoltà è un coefficiente basilare per l’avvio delle “chiamate”.
Affidamenti e contratti. La quota prevista per gli affidamenti e i contratti stanziata dal Ministero per l’Università degli Studi di Milano è stata decurtata del 20%, mentre la seconda rata di contributi per la spesa corrente e il potenziamento della didattica è stata ridotta rispetto alla prima addirittura del 30%. Saranno in particolare i budget dei singoli dipartimenti a pagare il prezzo di questa riduzione.
Comunicazioni dal Senato Accademico. Il Senato ha deliberato l’istituzione di nuove figure all’interno dell’Ateneo. In particolare nasce il Visiting professor, ovvero uno studioso straniero o italiano di elevata qualificazione scientifica appartenente a istituzioni universitarie, invitato a svolgere presso l’Università attività formative per un impegno pari ad almeno 16 ore complessive in un anno accademico. Viene anche istituita la figura del Visiting scholar, ovvero gli studiosi stranieri o italiani di adeguata qualificazione scientifica invitati presso strutture dell’Ateneo per svolgere attività di ricerca o di collaborazione per scambio scientifico.
Il prof. Capra ha vinto il premio Monselice – Sezione Teatro per la sua traduzione di Aristofane, “Donne al parlamento”.
Il CDF approva gli affidamenti a titolo gatuito per 320 ore, a titolo retribuibile per un totale di  560 ore e a titolo retribuito per un totale di 100 ore.
Laboratori. Si ricordano le nuove modalità di iscrizione ai laboratori, che nel prossimo anna accademico saranno 214. Come per gli anni precedenti, i singoli corsi di laurea provvederanno a gestire le selezioni degli studenti aventi titolo a frequentare i laboratori, con una novità rispetto al passato che riguarda i tempi entro cui si dovranno tenere tali selezioni: I semestre dal 6 settembre al 1° ottobre; II semestre: dal 18 gennaio al giorno 11 febbraio. Successivamente alla selezione, lo studente sarà tenuto a formalizzare attraverso il SIFA l’iscrizione al laboratorio cui è stato ammesso (esattamente come per le iscrizioni agli esami), nei tempi così definiti: I semestre: dal 2 ottobre al 10 ottobre; II semestre: dal 12 febbraio al 19 febbraio
Viene approvato il Progetto Tutorato 2010-2011.
Convenzioni. Il CDF approva due convenzioni, con l’Università di San Paolo del Brasile – Museo di Arte Contemporanea e con l’Università di Buenos Aires – Facoltà di Lettere e Filosofia.

I Rappresentanti degli Studenti di Sinistra Univrsitaria

Laboratori 2010-2011 - Comunicazione dal C.d.F.


A seguito della richiesta della Divisione Segreterie Studenti di adeguarsi alla procedura di stampa dei verbali a lettura ottica anche per i registri dei laboratori, la Facoltà ha aderito cercando di apportare le minori variazioni possibili nell’organizzazione ormai consolidata e, nel complesso, ben funzionante, adottata fino all’anno accademico 2009-2010.

La nuova procedura elaborata prevede che nel mese di giugno siano deliberati titoli e titolari delle attività (a titolo gratuito o retribuito), con indicazione del semestre di svolgimento.

Come per gli anni precedenti, i singoli corsi di laurea provvederanno a gestire le selezioni degli studenti aventi titolo a frequentare i laboratori, con una novità rispetto al passato che riguarda i tempi entro cui si dovranno tenere tali selezioni:
-        I semestre: dal 6 settembre al 1° ottobre
-        II semestre: dal 18 gennaio al giorno 11 febbraio

Successivamente alla selezione, lo studente sarà tenuto a formalizzare attraverso il SIFA l’iscrizione al laboratorio cui è stato ammesso (esattamente come per le iscrizioni agli esami), nei tempi così definiti:
-        I semestre: dal 2 ottobre al 10 ottobre
-        II semestre: dal 12 febbraio al 19 febbraio

I laboratori potranno quindi avere inizio per il I semestre dal 12 ottobre, per il II semestre dal 22 febbraio.
I registri a lettura ottica verranno stampati il primo giorno lavorativo successivo alla chiusura delle iscrizioni on line (ovvero: per il I semestre dall’11 ottobre; per il II semestre dal 21 febbraio).
Il titolare del laboratorio, durante il primo incontro, verificato che gli studenti che precedentemente erano stati ammessi al laboratorio abbiano perfezionato la loro iscrizione on line, saranno autorizzati a cassare dal registro a lettura ottica eventuali studenti che si siano iscritti al laboratorio bypassando la selezione preliminare.
Al contempo, lo studente che pur selezionato non abbia perfezionato la propria iscrizione on line entro i tempi previsti non verrà ammesso al laboratorio e al suo posto verrà inserito un altro studente fra gli esclusi.

A laboratorio concluso e a verbalizzazione avvenuta da parte del titolare del laboratorio stesso, i registri dovranno essere restituiti alla Segreteria nei tempi così stabiliti:
-        I semestre: entro il 31 gennaio
-        II semestre: 10 giugno

Particolare attenzione sarà data all’informare gli studenti di tale nuova modalità (cui attenersi obbligatoriamente)
I canali attraverso cui verrà divulgata l’informativa sono il Sito di Facoltà, la Guida di Facoltà ed e-mail inviate dalla Segreteria Didattica di Facoltà.

domenica 20 giugno 2010

"In autunno atenei bloccati" la sfida finale dei ricercatori


ARTICOLO TRATTO DAL QUOTIDIANO " LA REPUBBLICA "
"Sono più di cinquemila, pronti a disertare le cattedre. I ricercatori, contro la riforma dell'università, promettono lo sciopero della didattica. «Non spetta a noi tenere i corsi, l'abbiamo fatto per trent'anni e gratis, ora basta», dicono. Un numero che cresce di settimana in settimana e che preoccupa i presidi delle facoltà e i rettori, alle prese con la programmazione del nuovo anno accademico. Se a settembre queste cifre venissero confermate, migliaia di insegnamenti potrebbero rimanere senza un prof.

Contestano la riforma Gelmini che introduce la figura del ricercatore a tempo determinato, relegando chi è già dentro l'università su una specie di binario morto. Se la prendono col governo che taglia i fondi per la formazione e la ricerca. A Tor Vergata, l'11 giugno, una ventina di ricercatori ha tenuto gli esami indossando la maglietta con la scritta: «Ricercatore fuori produzione. Disponibile fino a esaurimento delle scorte». Sul tema è intervenuto anche il presidente della Crui, la conferenza dei rettori, Enrico Decleva: «Se passa la riforma bisogna prevedere piani straordinari di assunzioni, circa duemila posti all'anno per il riassorbimento degli attuali ricercatori che lavorano già nelle università e che possono diventare professori associati».

Uno dei due coordinamenti nazionali, il "29 Aprile", tiene monitorata la protesta e assicura: sono oltre 5mila i ricercatori che, in 23 atenei su 66, hanno già aderito allo sciopero della didattica. «Alla Federico II - spiega da Napoli Alessandro Pezzella - sono circa 400 su un totale di 700 quelli che hanno dichiarato di non essere disponibili a insegnare». All'università di Firenze circa 200, «A Torino su 867 ricercatori interpellati - dicono al coordinamento - il 53% aderisce alla protesta, a Pavia il 64, a Padova il 72, a Cagliari il 69 per cento».

I numeri sono provvisori e la tabella subisce mutamenti quotidiani. «La legge ci assegna compiti di didattica integrativa - spiega Loris Giorgini, di Bologna - significa che dovremmo collaborare con ordinari o associati, invece teniamo anche più corsi all'anno». «E adesso - aggiunge Piero Graglia, della Statale di Milano - si inventano di rendere precario il ruolo del ricercatore con un contratto triennale rinnovabile per due sole volte». Graglia sottolinea, però, che all'origine dello scontento c'è pure altro: «Faccio il ricercatore, a me preme avere i fondi per portare avanti i miei studi e invece qui si rendono precari ruoli e finanziamenti. Si parla di riforme a costo zero, mai di investimenti».

Hanno cominciato i ricercatori per il riconoscimento dello stato giuridico, ma ora si fanno sentire ordinari e associati i cui scatti stipendiali (come per i ricercatori) vengono bloccati dalla manovra economica. A Cassino, a Lettere e a Ingegneria dal 15 giugno sono sospesi esami e tesi. «Si fa eccezione per gli studenti Erasmus o per chi rischia di perdere la borsa di studio - dice Giancarlo Schirru, ricercatore di Linguistica - Vogliamo capire cosa andrà la conversione in legge del decreto». Adesioni sono arrivate da Napoli e dal Sannio.

La saldatura dello scontento, per una ragione o per l'altra, trasversale alle tre figure della docenza fa prevedere un autunno complicato negli atenei. A Pisa, tre facoltà hanno votato mozioni per il blocco della programmazione didattica e Scienze minaccia uno stop alle immatricolazioni in alcune lauree. C'è poi la rabbia dei docenti a contratto, precari reclutati anche a costo zero, per insegnare in facoltà e tenere esami. Sono gli invisibili degli organici accademici, cattedre che non sfuggono, neppure loro, ai tagli della manovra." LAURA MONTANARI

sabato 19 giugno 2010

Addio José

Si è spento José de Sousa Saramago, Premio Nobel per la letteratura 1998. (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010)
Il mondo letterario non lo dimenticherà mai.

Poesia

  • 1966 - I poemi possibili (Os poemas possíveis)
  • 1970 - Probabilmente allegria (Provavelmente alegria)
  • 1975 - L'anno mille993 (O Ano de 1993)

Teatro 

  • 1979 - La notte (A Noite)
  • 1980 - Cosa ne farò di questo libro? (Que Farei Com Este Livro?)
  • 1987 - La seconda vita di Francesco d'Assisi (A Segunda Vida de Francisco de Assis)
  • 1993 - In Nomine Dei (In Nomine Dei)
  • 2005 - Don Giovanni, o Il dissoluto assolto (Don Giovanni ou O dissoluto absolvido)

Cronache 

  • 1971 - Di questo mondo e degli altri (Deste Mundo e do Outro)
  • 1973 - A Bagagem do Viajante
  • 1974 - As Opiniões que o DL teve
  • 1976 - Os Apontamentos

Romanzi 

  • 1947 - Terra do pecado
  • 1977 - Manuale di pittura e calligrafia (Manual de pintura e caligrafia)
  • 1980 - Una terra chiamata Alentejo (Levantado do chão)
  • 1982 - Memoriale del convento (Memorial do convento)
  • 1984 - L'anno della morte di Ricardo Reis (O ano da morte de Ricardo Reis)
  • 1986 - La zattera di pietra (A jangada de pedra)
  • 1989 - Storia dell'assedio di Lisbona (História do cerco de Lisboa)
  • 1991 - Il Vangelo secondo Gesù Cristo (O Evangelho segundo Jesus Cristo)
  • 1995 - Cecità (Ensaio sobre a cegueira), 
  • 1997 - Tutti i nomi (Todos os nomes)
  • 2001 - La caverna (A caverna)
  • 2002 - L'uomo duplicato (O homem duplicado), Feltrinelli
  • 2004 - Saggio sulla lucidità (Ensaio sobre a lucidez)
  • 2005 - Le intermittenze della morte (As intermitências da morte)
  • 2006 - Le piccole memorie (As pequenas memórias)
  • 2008 - Il viaggio dell'elefante (A viagem do elefante)
  • 2009 - Caino (Caim)

Altro

  • 1978 - Oggetto quasi (Objecto quase)
  • 1981 - Viaggio in Portogallo (Viagem a Portugal)
  • 1999 - Il racconto dell'isola sconosciuta
  • 2002 - Scolpire il verso
  • 2002 - Andrea Mantegna. Un'etica, un'estetica
  • 2005 - Esteban Cuscueta
  • 2006 - Pensar, pensar, y pensar
  • 2009 - Il Quaderno - Testi scritti per il blog (settembre 2008-marzo 2009)

venerdì 11 giugno 2010

Aggiornamento sullo stato delle iniziative

Breve aggiornamento sullo stato delle iniziative di Sinistra Universitaria, come emerso dalla riunione del gruppo di Lettere e Filosofia tenutasi oggi.


1) Situazione delle bacheche
Abbiamo scoperto che SU dispone di una bacheca vetrata in S.Alessandro. In settimana ci recheremo là per chiederne le chiavi e per aggiornarla, in modo da creare un primo punto di contatto fisso con il polo di Lingue.
Settimana prossima inoltre verrà smontato il pannello che abbiamo colorato di rosso: lo faremo portare in Via Noto dagli affari generali, in modo da non dover più utilizzare la bacheca ormai considerata "comune".
2) Raccolta firme per riapertura chiostro
La raccolta firme inizierà in modo "soft", magari raccogliendo firme nelle sale studio e in biblioteca centrale. L'università comincia a svuotarsi e siamo tutti presi dai nostri esami, quindi i banchetti saranno rimandati a settembre/ottobre, quando dovremo anche distribuire gli Infomatricole2010.
3) Consiglio di Biblioteca
Nel consiglio di giugno verrà sondata l'ipotesi di modificare la prestabilità dei testi in copia unica presenti nei programmi d'esame dei docenti della nostra facoltà. Sarebbe buona norma rendere tali libri di sola consultazione, in modo da non privare gli studenti che devono sostenere l'esame dell'unica copia disponibile.
4) Nomina al CCD del SUA
Viene nominato Angelo Turco al posto di Davide Contu, che si laurea a fine mese.
5) Varie
Nel coordinamento di SU prima della riunione è emerso il problema della perdita dei corsi tenuti dai ricercatori (intenzionati a sospendere l'attività didattica come protesta contro i tagli ai finanziamenti e al loro stipendio)
I rappresentanti al CDF dovranno essere pronti a sollevare la questione il 22, nel caso il preside sorvoli sull'argomento. Serve più chiarezza e più trasparenza.

giovedì 3 giugno 2010

Notizie dal C.d.A. della Statale

Il CDA di Martedì 25 ha ratificato quanto precedentemente preso in esame dalle Commissioni Bilancio e Personale del 21 maggio; un'ora prima, alle 14.00 si è riunita in San't Antonio XII la Commissione Scarichi Inventariali.
Durante il CDA ci sono stati alcuni interventi, riassumo i più importanti:
Il Direttore Amministrativo ha detto che il nostro Bilancio potrebbe andare meglio se aumentano i fondi pubblici o se diminuiscono i dipendenti.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha detto di stare organizzando alcune riunioni con i Dipartimenti per aiutarli ad avere una gestione più consapevole e attenta dei fondi (vi ricordo che secondo la recente legislazione i Dipartimenti sono le strutture che hanno più autonomia finanziaria tra gli organi accademici dell'Università).
Inoltre il Collegio sottolinea che ques'anno si sia ricorso da parte dell'Amministrazione ad alcuni costosi prestiti bancari per la Cassa centrale, mentre sarebbe stato possibile evitare ciò attingendo in primis dai fondi dei dipartimenti, per poi regolare i conti quando l'insieme dei finanziamenti pubblici fosse stato erogato.
Il Collegio poi esprime la nuova linea di valutazione per le gare d'appalto stabilendo un criterio di 50 e 50 percento nella distribuzione dei punti tra componente tecnica e economica dei preventivi sopravvenuti.

I Consiglieri Lucignani, Di Giulio e Ragusa si lamentano (del tutto vanamente) di non essere parte delle scelte strategiche che il Consiglio compie e chiedono dei nuovi strumenti di valutazione che come la pianta del nostro organico rappresentino in maniera chiara la situazione demaniale e i progetti edilizi in corso.

Commissione Bilancio
il nostro bilancio è affare complesso, vi rimando alla Relazione e alla Relazione Tecnica composte dal nostro Direttore Amministrativo che saranno disponibili in formato digitale quantoprima. Un dato è che il disavanzo di quest'anno è stato di soli cinquecentomilaeuro circa, verificandosi la peggiore delle previsioni della passata Amministrazione.

Commissione Personale
Il nostro personale si categorizza in fasce da B a EP: B prende poco, EP prende moltissimo. Anche i grafici colorati e le statistiche sul personale li trovate nella Relazione succitata.
Da un po' di tempo non si fanno assunzioni nuove, ma regolarizzazioni, rinnovi, cambiamenti d'area eccetera.
Più del 40% del personale non contrattualizzato del nostro ateneo appartiene all' area amministrativa, questo di per sè non sembra un problema (a me si sinceramente), ma si è sollevato un dubbio nell'esame di una particolare ma frequente delibera, che si può schematizzare come segue:
 
 
Commissione Scarichi Inventariali
La Commissione si occupa di dismettere i beni mobili dell'Università, più che altro libri e apparecchiature elettroniche di vario tipo.
Negli anni questa Commissione è stata molto depotenziata, ora gestisce gli scarichi di poche strutture, di tutto il resto si occupano direttamente i Dipartimenti.
Per legge un bene informatico dopo 5 anni dall'acquisto ha valore inventariale nullo e la struttura pubblica ne può chiedere la dismissione.
Però per legge perchè una struttura pubblica smaltisca delle apparecchiature informatiche deve prima cercare di venderle e poi di donarle ad enti pubblici o associazioni senza scopo di lucro che le richiedano. Attualmente la nostra uni manda direttamente tutto al macero.
Allora io e il mio collega stiamo cercando di far approvare questa delibera, prima alla Commissione, poi in CDA.
                                                                                                                                    Francesco Diodato