ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

mercoledì 29 settembre 2010

Resoconto CCD di Storia del 28/09/10

- In seguito all'approvazione del decreto ministeriale sulla revisione della didattica universitaria, che interviene sul numero minimo e massimo di studenti per corso di laurea, il CCD dovrà nei prossimi mesi intervenire per una nuova (l'ennesima!) revisione degli ordinamenti.
- Si prende atto che i ricercatori del corso di laurea in Storia hanno deciso di accettare anche per questo A.A. i propri incarichi didattici, rinunciando alla forma di protesta attuata, ad esempio, a Scienze MM.FF.NN e Farmacia.
- Nel caso in cui il Consiglio di Facoltà dovesse eleggere Giuliana Albini, attuale Presidente CCD Storia, come nuovo Preside della Facoltà, il CCD dovrà provvedere alla elezione di un nuovo Presidente. Si invitano pertanto i docenti a far pervenire al più presto le proprie disponibilità.
- Su richiesta dei rappresenanti di SU il CCD si impegna affinchè sul sito di Facoltà venga sostituito il file con la data di settembre dei colloqui per l'accesso alla magistrale con il file attualmente pubblicato nel Manifesto degli Studi, il quale comprende anche le date dei colloqui di gennaio, febbraio e marzo.
- In previsione dell'approvazione del nuovo decreto per la formazione degli insegnanti, il CCD reintroduce la possibilità di iscrversi a corsi singoli con esame da 12 Cfu. Si ricorda che non è invece possibile sostenere esami da 12 Cfu all'interno dei piani di studio triennali e magistrali, nemmeno in caso di esame bonus o aggiuntivo.
- Il CCD assegna le correlazioni delle tesi di laurea della Magistrale per la sessione novembre-dicembre

I rappresentanti Su di Storia (A. Turco - S. Morosi)

mercoledì 22 settembre 2010

Dove trovare i programmi dei corsi 2010-2011

Da quest’anno i PROGRAMMI dei corsi non saranno più presenti sui siti dei vari dipartimenti ma SOLO sul sito di Facoltà. Di seguito riportiamo il percorso per la consultazione, a partire dal Sito di Facoltà:
  • CORSI DI LAUREA dal menù in alto 
  • Selezionare il CORSO di cui si ha bisogno dall'elenco dei corsi di laurea
  • Una volta selezionato il corso, scegliere l’opzione ELENCO INEGNAMENTI nel menù a sinistra nella pagina che comparirà
  • Comparirà quindi una TABELLA con tutti gli insegnamenti del corso di laurea, nella colonna PROGRAMMI selezionate il programma del corso che vi serve.

Ogni pagina relativa ai programmi comprende informazioni sul/sui decenti che terrà/terranno i singoli muduli (cliccano sul nome del docente si potranno vedere orario di ricevimento e curriculum).
Alla fine della pagina trovate un link che rimanda al programma completo del corso.

* Non tutti i corsi che si svolgeranno nel II semestre sono già presenti nella tabella. Bisognerà attendere che vengano consegnati alla segreteria didattica.


*Entro la metà di ottobre è prevista l'organizzazione dell'elenco dei programmi entro un unico file che sarà disponibile direttamente dalla home page del sito di Facoltà.


Vi terremo aggiornati.

martedì 21 settembre 2010

Relazione di fine mandato del Preside di Facoltà

In Aula magna si è tenuta oggi una relazione di fine mandato del Preside Elio Franzini.
Nel suo ampio discorso ha affrontato tutti i temi fondamentali della vita accademica, traendo un bilancio dei suoi sei anni di guida della Facoltà.
In particolare, nel proporvi un succinto resoconto, vorremmo considerare due degli aspetti maggiormente approfonditi, ovvero la situazione economica e le prospettive della Facoltà nell'ambito del riordino conseguente all'approvazione del DDL Gelmini.

Per quanto riguarda la situazione economico-finanziaria della Facoltà di Lettere e Filosofia, va sottolineato che, a fronte di ingenti tagli ai finanziamenti (ridottisi nel corso dei sei anni di mandato Franzini di un cospicuo 50%, in particolare negli ultimi due anni) risulta attualmente positiva, tanto da poter garantire l'assunzione di nuovi docenti per i prossimi due anni (in cui si prevedono decine di pensionamenti all'interno del corpo docente). Il Preside ha però ricordato, come in molte occasioni precedenti, che il sistema-università non sarà tecnicamente in grado di assorbire ulteriori tagli ai finanziamenti, già ora drammatici.

Il Preside, pur riconoscendo al DDL Gelmini il pregio di regolamentare i criteri di assunzione e di avviamento dei concorsi e delle chiamate, ha sottolineato come il testo approvato dal Senato della Repubblica contenga, nell'ambito di riforma della governace, la perdita di autonomia delle Università italiane rispetto al centro e, in particolare, l'impoverimento del peso decisionale delle singole Facoltà nel contesto dell'amministrazione dei singoli atenei. Una perdita che colpirebbe in modo particolare i settori umanistici, così peculiarmente diversi, e che impoverirebbe certamente la gestione del sistema universitario italiano.

Nel Consiglio di Facoltà del 21 ottobre si procederà all'elezione del nuovo Presdide della Facoltà di Lettere e Filosofia, carica per la quale è pervenuta la candidatura dell'attuale presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico di Storia, Prof.ssa Giuliana Albini.

I rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria

lunedì 20 settembre 2010

Mozione approvata da Senato e CDA


Mozione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Milano
 Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Milano, riuniti in seduta congiunta il 20 settembre 2010 per valutare la situazione e le prospettive dell’ateneo alla vigilia dell’avvio del nuovo anno accademico, sottolineano il carattere a vario titolo decisivo che, anche in tale ottica, rivestono le prossime due-tre settimane, nel corso delle quali, oltre ad acquisire, finalmente, il dato relativo al FFO 2010,  si svolgerà alla Camera il secondo passaggio parlamentare del DDL di riforma dell’Università e verranno definite le risorse da destinare all’Università per il 2011.
E’ indispensabile che il taglio al momento previsto, di oltre un miliardo e 100 milioni rispetto allo stanziamento 2010, già decurtato rispetto alle esigenze, venga recuperato nella misura corrispondente agli oggettivi e incontestabili fabbisogni del sistema.
Ed è parimenti indispensabile che nel DDL vengano corrette alcune norme in contrasto con una più razionale funzionalità delle strutture di governance, con particolare riguardo alla composizione del Senato accademico e dell’organo deliberante delle strutture intermedie preposte alla didattica, e che vi venga garantita l’assegnazione, a valere sui prossimi stanziamenti ordinari per gli atenei, di un numero congruo di posti di professore associato da destinare annualmente alle chiamate di ricercatori a tempo indeterminato che abbiano superato la relativa abilitazione, unitamente allo svincolo dal blocco degli scatti dei ricercatori e dei professori ai livelli iniziali delle carriere. Provvedimenti, questi ultimi, peraltro già prospettati al Senato e accantonati solo per motivi tecnici.
Il verificarsi o meno di tali situazioni inciderà in maniera determinante sulle caratteristiche e sulle stesse condizioni di avvio del prossimo anno accademico: anno, finalmente, di recupero e di rilancio del sistema e di riprogettazione - in un quadro di ampia partecipazione di tutte le componenti - delle caratteristiche organizzative e funzionali dell’ateneo, o anno del definitivo affossamento di ogni residua speranza di mantenere l’Università pubblica italiana e quella di Milano, di cui siamo responsabili, in modo specifico, ai livelli sin qui, nonostante tutto, garantiti.
Senato accademico e Consiglio di amministrazione, unitamente alle Facoltà, valuteranno per quanto di rispettiva competenza le misure e i comportamenti da adottare in relazione all’evolvere della situazione nelle prossime settimane, con il vivo auspicio che essa presenti elementi di sufficiente positività entro i quali poter dare soddisfazione anche alle legittime aspirazioni alla base della protesta e delle prese di posizione dei ricercatori.
Senato accademico e Consiglio di amministrazione danno mandato al Rettore di riconvocare la riunione congiunta dei due organi non appena sia nota l’entità dei finanziamenti messi a disposizione del sistema universitario italiano per il 2011.

domenica 19 settembre 2010

Lettera dei ricercatori Unimi: "stop all'anno accademico"

Domani si terrà la seduta congiunta di Senato Accademico e C.d.A per decidere come affrontare il blocco della didattica da parte dei ricercatori, che intanto hanno scritto questa lettera:
Cari componenti del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione,
è in atto a livello nazionale una protesta dei ricercatori universitari. Tale protesta, legata ai contenuti del Disegno di Legge sul Riordino del Sistema Universitario (DDL Gelmini) e alla grave situazione di sottofinanziamento del sistema universitario pubblico, potrebbe compromettere seriamente l'attività didattica all'interno del nostro Ateneo, così come sta succedendo in molti altri. Tenuto conto di ciò, numerose Facoltà di vari Atenei hanno già ritenuto opportuno rinviare l'inizio delle lezioni, in attesa che il quadro complessivo acquisti maggiore chiarezza e i vertici dei rispettivi Atenei valutino se vi siano le condizioni per un normale avvio dell’anno accademico.
Il 17 settembre si è tenuta a Roma, organizzata dalla Rete 29 Aprile, un'assemblea nazionale dei ricercatori italiani, al termine della quale è stata ribadita la volontà di proseguire la protesta almeno fino a quando le richieste di modifica del DDL non avranno trovato risposte adeguate e non verranno chiarite le prospettive di rifinanziamento del sistema universitario pubblico.
Una seria riforma del sistema universitario è certamente auspicabile, ma deve essere accompagnata da un piano di adeguati stanziamenti. Ci troviamo invece di fronte a un testo contenente numerosi aspetti discutibili, alla cui approvazione a scatola chiusa il governo subordina la concessione di finanziamenti a tutt’oggi imprecisati. Si tratta – a nostro giudizio – di un irricevibile ricatto che non solo sottrae risorse al sistema, ma deprime la motivazione delle tante persone che ogni giorno lavorano per far funzionare l’Ateneo.
Per questo motivo consideriamo opportuno che un ateneo come l’Università degli Studi di Milano dia, all’interno e verso l’esterno, un segnale forte e valuti l’opportunità di sospendere ufficialmente l'avvio dell’anno accademico in tutte le Facoltà del nostro Ateneo, dando adeguata pubblicità a tale iniziativa.

Il coordinamento dei ricercatori “FaRe-Unimi”*
Giorgio Abbiati, Francesco Albertini, Irina Bajini, Lucia Baldi, Claudia Balzaretti, Luca Bechini, Marco Buscaglia, Roberto Cerbino, Mariavittoria Cernigliaro, Raffaella Chiaramonte, Emma De Fabiani, Cristiana Fiamingo, Piero Graglia, Nadia Papini, Paolo Piseri, Alessandro Podestà, Sandro Rinauro, Giorgio Valentini, Michele Zucali

* il gruppo è formato dai rappresentanti dei Ricercatori delle diverse Facolta' di Unimi eletti nell'assemblea generale del 20 Maggio 2010.

Interessante a tal proposito anche l'articolo sulle pagine odierne del quotidiano La Repubblica

venerdì 17 settembre 2010

Anche in Statale lezioni a rischio sospensione

Articolo tratto dal quotidiano "La Repubblica" del 17 settembre
di LUCA DE VITO

STATALE E BICOCCA, SLITTA L'APERTURA. ANCHE IL POLI A RISCHIO RICERCATORI 
Cresce il numero dei precari che di fronte ai tagli si astengono dai lavori extra contratto

Lezioni rimandate di almeno una settimana in molte facoltà e centinaia di corsi a rischio blocco. L'esercito silenzioso dei ricercatori - che ha sempre garantito la didattica negli atenei pur non avendo l'obbligo dell'insegnamento - sta facendo sentire i primi effetti della sua protesta contro il ddl Gelmini di riforma del sistema accademico.
Dopo la decisione dei ricercatori di non svolgere più tutte le attività extra contratto come esami e lezioni (formalizzata in centinaia di lettere di "indisponibilità"), in Statale la facoltà Scienze ha rimandato l'inizio delle lezioni di una settimana, Agraria e Farmacia stanno per farlo. In Bicocca il consiglio di facoltà di Psicologia ha chiesto il rinvio dell'anno accademico dal primo all'11 ottobre e almeno altre due - Medicina e Scienze - sono pronte a fare lo stesso.

Se gli sviluppi della situazione dipendono molto dall'iter parlamentare del ddl, ormai i rettori iniziano a mostrare segni di preoccupazione: "Capiamo le posizioni dei ricercatori - ha spiegato Marcello Fontanesi, rettore della Bicocca - e da parte nostra non c'è nessun atteggiamento ostile o di pressione. Ma deve essere chiaro che dobbiamo garantire la didattica".

Una soluzione drastica come a Bologna - dove il Senato accademico ha chiesto formalmente ai ricercatori se sono disponibili a tenere i corsi, per sostituirli in caso di rifiuto con docenti a contratto - sembra ancora lontana negli atenei milanesi, per il momento si preferisce la via diplomatica. Il rinvio delle lezioni infatti è stato deciso per consentire ai presidi di facoltà di organizzare la didattica senza "strappi".

"Ho dato indicazione, se necessario, di ritardare l'inizio delle lezioni - ha continuato Fontanesi - per dare alle facoltà tutto il tempo di trovare una soluzione". Stessa situazione in Statale, dove il rettore Enrico Decleva da una parte appoggia la causa dei ricercatori ("abbiamo chiesto che ci sia un impegno adeguato per dare nuovi posti ai ricercatori"), ma allo stesso tempo li richiama all'ordine e al senso di responsabilità ("dovranno comunicare per tempo se ci saranno rinunce alle lezioni, è una loro responsabilità individuale").

Nel frattempo la protesta non si ferma e le adesioni dei ricercatori aumentano di giorno in giorno. Nell'ateneo di via Festa del Perdono le facoltà più agguerrite sono quelle scientifiche - Agraria, Scienze e Farmacia in testa - dove le percentuali di adesione sono state le più massicce. Le facoltà letterarie, se non hanno ancora inviato le lettere in cui dichiarano l'indisponibilità a svolgere le lezioni frontali, non si tirano comunque indietro. "A Scienze Politiche ad esempio - spiega Piero Graglia, ricercatore - quelli di noi che cominceranno il corso svolgeranno la prima lezione illustrando i motivi della protesta".

Ai ricercatori di Bicocca e Statale si stanno aggiungendo in questi giorni anche quelli del Politecnico. Qui, dopo una prima "minaccia" di indisponibilità, firmata a metà luglio da 315 ricercatori su 580, adesso è iniziata la raccolta delle adesioni ufficiali. "Siamo già a un centinaio di conferme - spiega il portavoce Alessandro Dama - e contiamo di superare la metà del totale dei ricercatori".

All'ateneo di piazza Leonardo Da Vinci finora i ricercatori hanno potuto contare sulla sponda istituzionale dell'ateneo, incassando un parziale appoggio dallo stesso rettore Giulio Ballio: "In Senato accademico abbiamo approvato una delibera in cui condividiamo perfettamente le loro preoccupazioni per quanto sta avvenendo nelle università italiane per i tagli". Appoggio che però non si spinge oltre: "Per l'inizio dei corsi confidiamo che il senso di responsabilità prevalga. Dobbiamo mettere avanti a tutto l'interesse degli studenti".

mercoledì 15 settembre 2010

Sosteniamo la petizione contro la chiusura dell'IPR (Istituto pedagogico della Resistenza)

Riportiamo l'appello di molti docenti universitari contro la chiusura dell'IPR:

"Ci è giunta notizia che l’Istituto Pedagogico della Resistenza, operante da molti anni a Milano in contatto con il mondo della scuola, rischia di dover interrompere la propria attività per la difficile situazione in cui si è venuto a trovare.
Tale Istituto è sorto nel 1974  per iniziativa di insegnanti e allievi che subito dopo la Liberazione avevano dato vita all’esperienza dei Convitti Scuola Rinascita, primi e significativi esempi di scuole organizzate democraticamente.
Esso da più di trentacinque anni svolge, in collaborazione con le scuole e con altre Istituzioni pubbliche, una preziosa attività volta a tenere vivo il ricordo della lotta antifascista e della Resistenza, a promuovere una pedagogia che ponga come obiettivo centrale dell’intervento educativo la formazione della persona alla luce dei valori sanciti dalla Costituzione, a favorire forme di integrazione che sono importanti in una società come la nostra la quale va sempre più caratterizzandosi come multiculturale.
Questa attività rischia però ora di essere interrotta in seguito all’intervento dell’amministrazione comunale inteso a privare l’Istituto della sede di cui per decenni ha potuto fruire.
Come docenti universitari di discipline storiche, umanistiche e giuridiche riteniamo si debba fare quanto è possibile e giusto per evitare che si spenga una voce che ha validamente contribuito a diffondere e a tenere viva, soprattutto fra i giovani, la conoscenza della nostra storia recente e dei valori della Costituzione e ad arricchire, nel mondo degli insegnanti, il dibattito pedagogico volto al miglioramento della nostra scuola." 

Come rappresentanti degli studenti di Storia riteniamo doveroso aderire a questo appello, e pertanto vi invitiamo a firmare la petizione contro la chiusura dell'IPR.

I rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria nel CCD Scienze Storiche

domenica 12 settembre 2010

S.O.S. Matricole 2010


Dove si fa lezione?
- Lettere, filosofia e storia: via Festa del Perdono,via Mercalli, via Santa Sofia, via Sant’ Antonio;
- Lingue e Mediazione: piazza Sant’Alessandro, piazza Montanelli 14(Sesto S.G.);
- Beni Culturali: via Noto 6 (tram 24).

Dove sono le biblioteche?
In ogni sede sono presenti almeno una biblioteca, un’aula studio o una sala consultazione. In Festa del Perdono
- Crociera: sul lato destro del cortile centrale;
- Centrale: dopo la Crociera, sulle scale a destra in fondo al cortile;
- Biblioteca di Scienze dell’Antichità e Filologia Moderna: dalla porta vetrata in fondo a destra nel cortile centrale;
- Biblioteca di Storia: nel chiostro della legnaia ;
- Aula Studio B: nel seminterrato vicino alla mensa

Didattica
Trovi tanto materiale sui siti della facoltà, dei dipartimenti e sulle pagine personali dei professori.
Qual è il periodo di lezione?
I corsi si svolgono in due semestri: il primo va da fine settembre alla terza settimana di dicembre; il secondo da fine febbraio a metà giugno.
Gli orari e le sedi della Segreteria
La segreteria studenti è in via Santa Sofia 9/1, si occupa di iscrizioni, tasse e certificazioni varie. Orari: lun-ven 9.00 - 12.00. Tel: 800 188 128 (lun-ven 9-20). @: segreteria.lettere@unimi.it
Quando sostenere gli esami?
Gli appelli d’esame per ogni corso sono in totale 10, divisi in 3 sessioni:
Sessione invernale: 3 appelli fra gennaio e febbraio;
Sessione estiva: 1 appello a maggio, 3 fra giugno e luglio; Sessione autunnale: 2 appelli fra settembre e ottobre, 1 a dicembre (per i corsi già conclusi entro metà mese);
Date e iscrizioni
Sono disponibili sulla pagina Sifa del sito unimi.it nella sezione servizi didattici.

Quali sono le scadenze per le tasse?
- 1^ rata immatricolazione: 15 ottobre 2010
- Consegna attestazione ISEEU (per determinazione importo 2^ rata): entro il 15 novembre 2010
- 2^ rata: 10 maggio 2011 (il bollettino di versamento della 2^ rata dovrà essere scaricato via web a partire dalla prima settimana di aprile 2011. La segreteria ne darà comunicazione tramite mail d’ateneo.)

Servizi
1- Le Mense
La mensa di via Festa del Perdono si trova nel piano seminterrato ed è divisa in due zone, una ad
accesso libero e l’altra gestita dal CIDiS, che rilascia su richiesta una tessera per usufruire delle agevolazioni sui prezzi in base alla dichiarazione ISEEU.
2- Internet a sbafo
L’università mette a disposizione un laboratorio informatico, il Bronxlab, nel seminterrato, di fianco alla mensa. In alcune zone è inoltre attivo il servizio hotspot, per la connettività wireless.
3- Agevolazioni
Il CIDiS (Consorzio Interuniversitario per il Diritto allo Studio) offre alloggi a prezzi agevolati e borse di studio per sostenere gli studenti meno abbienti. Per saperne di più (bandi, scadenze, requisiti, disponibilità) puoi rivolgerti agli uffici in via Santa Sofia 9, o consultare il sito web www.consorziocidis.it.
4- L’ERASMUS
Sportello informativo via Mercalli 23 (Aula 320). Lun 10 / 12.15 , Mer 13.45 / 16 , Gio 9.45 / 12 .
Email : erasmus.lettere@unimi.it
I bandi di Facoltà sul programma Erasmus si trovano sul Portale Unimi: www.unimi.it/student/llp/1697.htm#c10826

Opportunità
Posso lavorare in università?
L’università propone delle collaborazioni studentesche retribuite che permettono di lavorare presso biblioteche, dipartimenti e alcuni uffici per un massimo di 150 ore annue.
Info: www.unimi.it/studenti/850.htm
Finanziamenti
Se ho un’idea da realizzare? L’università stanzia ogni anno un fondo di finanziamento per le iniziative culturali e sociali proposte e organizzate dagli studenti (associazioni, giornali...)
Per info: www.unimi.it/studenti/1174.htm
Sport
Chi porta la palla? Il CUS (centro universitario sportivo) organizza corsi, attività e campionati sportivi
nazionali e internazionali per molte discipline. Per info www.unimisport.it

Rappresentanza studentesca
Cos’è la rappresentanza?
In tutti gli organi dell’università (Consigli di coordinamento didattico, Consigli di facoltà, Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Comitato pari opportunità, C.I.Di.S.) sono presenti rappresentanti degli studenti che vengono eletti ogni due anni.
A cosa serve?
Il compito dei rappresentanti è raccolgliere le istanze e i disagi degli studenti per portarli all’attenzione degli organi decisionali. Sono un valido strumento per ottenere risultati concreti, quindi non esitare a contattarli.
Chi sono i rappresentanti?
La lista che ha ottenuto la maggioranza nelle ultime elezioni studentesche, tenutesi a maggio 2009, è Sinistra Universitaria, presente nella facoltà di Lettere e Filosofia con 19 rappresentanti.
Ho un grave problema, a chi mi rivolgo?
Nella facoltà di Lettere e Filosofia sono presenti 41 rappresentanti degli studenti. Nella home page del sito di facoltà è presente un box giallo con scritto “segnalazioni studenti” creato appositamenteper segnalare qualunque tipo di problema.

sabato 11 settembre 2010

La Statale si appella alle donazioni!

ARTICOLO TRATTO DAL QUOTIDIANO "La Repubblica" del 10 Settembre 2010

Statale, appello alle donazioni: "Gli studenti ricchi ci aiutino"
di Franco Vanni

«Chi ha la possibilità di farlo, doni all’ateneo somme che vadano oltre le tasse universitarie, per sostenere la qualità e il futuro della ricerca». È l’appello di Dario Casati, prorettore vicario della Statale, alle famiglie che hanno disponibilità economiche tali da poter “elargire liberalmente” in aiuto dell’università. «Mi rivolgo a chi ha grandi disponibilità, anche fra i laureati dell’ateneo — precisa Casati — non mi aspetto che la richiesta vada a buon fine, ma tentar non nuoce». L’appello al gesto di cuore dei superabbienti, che riporta ai tempi della Milano “capitale morale” del Paese, arriva in un momento difficile per le casse degli atenei, che ancora subiscono i tagli della finanziaria 2008. «Le somme raccolte dalla generosità — dice Casati — saranno investite in borse di studio, come già avviene in molti Paesi».

L’ammontare delle tasse universitarie è al centro delle polemiche degli studenti. La legge prevede infatti che le università non possano chiedere agli iscritti più del 20 per cento della somma del “fondo ordinario”. Meno soldi dà lo Stato, quindi, meno gli atenei possono pretenderne dai ragazzi. Il meccanismo non funziona e a Milano tutti sforano: le tasse sono il 28 per cento del fondo ordinario al Politecnico, il 27 in Bicocca e in Statale. «Aumentare le tasse non si può — dice Casati — ma le donazioni sono un’altra cosa». La Statale da tre anni calcola l’ammontare delle tasse in base all’indice Isee che tiene conto del patrimonio, e si è così ridotta la quota di furbi che certificavano redditi modesti. Ma resta l’effetto mimetico della fascia massima, in cui rientrano dirigenti di medio livello ed ereditieri di grandi fortune, per cui la tassa è una bazzecola.

Per raccogliere donazioni il Politecnico sta invece costituendo un database dei laureati negli anni. Ai 70mila ex studenti censiti negli scorsi mesi è stato chiesto in forma gentile di «contribuire in ogni modo», cioè pagando, alla crescita dell’ateneo. Il rettore Giulio Ballio spiega: «L’obiettivo, oltre ad accendere borse di studio, è fidelizzare gli ex studenti. In Italia, dove peraltro le donazioni sono tassate, manca il senso di gratitudine da parte di chi ha poi avuto successo nella vita verso l’università dove si è laureato. Negli Stati Uniti, invece, le donazioni sono frequenti». E negli Usa è nata l’iniziativa che ha ispirato il prorettore Casati. Il professor O’Hare ha scritto una mail alle matricole di Berkeley: «I vostri nonni hanno pagato poche tasse. Per il bene dell’università, chi può ora ne paghi di più»