
"Vogliamo che le piazze italiane, il 1° marzo del 2011, tornino a colorarsi di giallo (il colore ufficiale della manifestazione) – si legge nel comunicato dei promotori – che vecchi e nuovi cittadini tornino a far sentire la propria voce e che i lavoratori usino gli strumenti a loro disposizione per dire no alle politiche di esclusione e alle discriminazioni".
E se lo scorso anno era stata la caccia all'immigrato di Rosarno a caratterizzare la mobilitazione, quest'anno la spinta arriva ancora più da sud: le rivolte del Nord Africa, la situazione in Libia, il coraggio dei giovani magrebini. Tutti elementi che saranno ben presenti nelle tante piazze che oggi si riempiranno di migranti e italiani.
Sì perché gli organizzatori sottolineano con forza che quello di oggi non è uno sciopero etnico: "Non è mai esistita e non esiste questa idea", si legge nell'appello diffuso dal comitato Primo Marzo. C'è invece l'idea di "una mobilitazione di migranti e italiani insieme contro i ricatti, contro il razzismo, contro lo sfruttamento".
E allora, da Milano a Roma, passando per Torino, Napoli, Palermo, e tante altre città ancora, saranno moltissime le iniziative promosse su tutto il territorio per porre al centro dell’attenzione le condizioni di vita e di lavoro dei migranti.
A Milano l'appuntamento è previsto alle ore 18.00 in Piazza Duca D'Aosta.
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