ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

martedì 9 ottobre 2007

CCD di Filosofia del 9 Ottobre 2007

Martedì 9 Ottobre si è riunito alle ore 10.00 il Consiglio di Coordinamento Didattico di Filosofia presso l’Aula Crociera Alta. Erano presenti, per gli studenti, i rappresentanti di Sinistra Universitaria Giacomo Bottos e Vincenzo Latronico, il rappresentante di Alternativa Rossa Francesco Ciraci e i tre rappresentanti di Obiettivo Studenti.

Il presidente, prof. Guido Canziani, apre il Consiglio avvisando che è uscita la Guida al corso di Laurea in Filosofia, disponibile presso la CUEM.

Si passa poi al punto principale all’Ordine del Giorno: l’approvazione del nuovo ordinamento didattico e la discussione relativa al nuovo regolamento.
Il presidente ripercorre brevemente il percorso che ha portato a quest’approvazione. Essa rientra nel più ampio progetto dei riassetto complessivo dei piani di studio in seno alla Facoltà, delegato alla sottocommissione didattica Gualandri.
Il regolamento didattico, che scaturirà dall’ordinamento verrà approvato a febbraio, ma dovrà essere sostanzialmente terminato entro Dicembre per l’approvazione della Commissione didattica di Facoltà.
Nel caso di filosofia il nuovo ordinamento è improntato a una notevole continuità con il precedente, rispetto ad altri corsi di Laurea. I principali cambiamenti riguardano la soppressione dei curricula, l’abolizione degli esami istituzionali (che verranno comunque sostituiti da altre forme, ancora in discussione). Questo ultimo punto è dovuto all’impossibilità per le nuove normative, di avere esami da 3 CFU.
Per quanto riguarda invece l’impostazione generale del corso, anche per una scelta formativa verrà garantita l’ampia libertà di scelta ora esistente e la possibilità per gli studenti di disegnare percorsi personali. In quest’ottica si mantiene la possibilità di accedere a tutti i corsi della triennale anche durante la specialistica.
D’altra parte si presenta la necessità di un supporto allo studente che attraversa fasi di spaesamento all’inizio della triennale e della specialistica. Questo problema è stato inizialmente affrontato con l’identificazione di colui che deve approvare il piano di studio col relatore di tesi e con l’istituzione di una commissione orientamento. Tuttavia questo rischia di non essere sufficiente.
Il Presidente propone dunque di istituire corsi dedicati per il I anno della triennale.

Inizia quindi la discussione. La prof.ssa Franchella, in quanto parte della Commissione orientamento ha avuto modo di constatare come spesso gli studenti vengano indotti in confusione dai nomi dei corsi che sembrano suggerire una propedeuticità o un livello più avanzato rispetto ad altri. Chiede dunque il cambiamento dei nomi di alcuni corsi e invoca l’opinione degli studenti sull’argomento.
I rappresentanti di Sinistra Universitaria confermano questa sensazione e propongono una chiara indicazione delle propedeuticità nei materiali forniti alle matricole tramite appositi segni grafici. Inoltre si dichiarano favorevoli alla designazione di alcuni corsi fortemente consigliati (ma non vincolanti) per le matricole, anche in vista di una razionalizzazione degli orari che eviti il più possibile le sovrapposizioni. Infine richiamano l’attenzione sull’ineguale distribuzione dei corsi tra I e II semestre, soprattutto per chi frequenta il II o il III anno (molti corsi generalmente frequentati da matricole si svolgono il I semestre).
Il rappresentante di Alternativa Rossa domanda se sia prevista, nel corso della laurea magistrale, la possibilità di un’effettiva specializzazione.
Il prof. Ballo spiega che nella nuova laurea magistrale ci sarà maggiore possibilità di specializzazione, in quanto i crediti non saranno cumulati con la triennale, ma il conteggio sarà azzerato (non sarà dunque necessario sostenere gli esami evitati durante la triennale).

La discussione che segue (a cui prendono parte i professori Ballo, Spinicci, Calabi, Mormino, Parodi e D’Alessandro) vede un sostanziale accordo sulle proposte degli studenti e verte sui seguenti punti:
1. Necessità di istituire corsi fortemente consigliati per matricole
2. Rimodulazione degli orari per evitare sovrapposizioni
3. Necessità di una maggiore disponibilità da parte dei professori sugli orari dei corsi
4. Organizzazione di incontri tra professori per informarsi a vicenda sugli argomenti dei corsi e, in base a questi, stabilirne le relative propedeuticità (che andranno indicate in un terzo documento, il Manifesto degli Studi, che viene compilato di anno in anno)
5. Atteggiamento critico contro l’orientamento generale dell’Università, che tende a “scolarizzarsi” sempre di più, con percorsi rigidi e limitazione dell’autonomia dello studente. Nell’ambito del Consiglio di Filosofia è condivisa –per ragioni culturali e formative- la tendenza ad opporsi a questo orientamento dominante.

Il consiglio approva infine gli ordinamenti didattici.

La seduta è tolta alle ore 11.30 circa.


9 ottobre 2007

a cura di Giacomo Bottos

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