ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

lunedì 20 settembre 2010

Mozione approvata da Senato e CDA


Mozione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Milano
 Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Milano, riuniti in seduta congiunta il 20 settembre 2010 per valutare la situazione e le prospettive dell’ateneo alla vigilia dell’avvio del nuovo anno accademico, sottolineano il carattere a vario titolo decisivo che, anche in tale ottica, rivestono le prossime due-tre settimane, nel corso delle quali, oltre ad acquisire, finalmente, il dato relativo al FFO 2010,  si svolgerà alla Camera il secondo passaggio parlamentare del DDL di riforma dell’Università e verranno definite le risorse da destinare all’Università per il 2011.
E’ indispensabile che il taglio al momento previsto, di oltre un miliardo e 100 milioni rispetto allo stanziamento 2010, già decurtato rispetto alle esigenze, venga recuperato nella misura corrispondente agli oggettivi e incontestabili fabbisogni del sistema.
Ed è parimenti indispensabile che nel DDL vengano corrette alcune norme in contrasto con una più razionale funzionalità delle strutture di governance, con particolare riguardo alla composizione del Senato accademico e dell’organo deliberante delle strutture intermedie preposte alla didattica, e che vi venga garantita l’assegnazione, a valere sui prossimi stanziamenti ordinari per gli atenei, di un numero congruo di posti di professore associato da destinare annualmente alle chiamate di ricercatori a tempo indeterminato che abbiano superato la relativa abilitazione, unitamente allo svincolo dal blocco degli scatti dei ricercatori e dei professori ai livelli iniziali delle carriere. Provvedimenti, questi ultimi, peraltro già prospettati al Senato e accantonati solo per motivi tecnici.
Il verificarsi o meno di tali situazioni inciderà in maniera determinante sulle caratteristiche e sulle stesse condizioni di avvio del prossimo anno accademico: anno, finalmente, di recupero e di rilancio del sistema e di riprogettazione - in un quadro di ampia partecipazione di tutte le componenti - delle caratteristiche organizzative e funzionali dell’ateneo, o anno del definitivo affossamento di ogni residua speranza di mantenere l’Università pubblica italiana e quella di Milano, di cui siamo responsabili, in modo specifico, ai livelli sin qui, nonostante tutto, garantiti.
Senato accademico e Consiglio di amministrazione, unitamente alle Facoltà, valuteranno per quanto di rispettiva competenza le misure e i comportamenti da adottare in relazione all’evolvere della situazione nelle prossime settimane, con il vivo auspicio che essa presenti elementi di sufficiente positività entro i quali poter dare soddisfazione anche alle legittime aspirazioni alla base della protesta e delle prese di posizione dei ricercatori.
Senato accademico e Consiglio di amministrazione danno mandato al Rettore di riconvocare la riunione congiunta dei due organi non appena sia nota l’entità dei finanziamenti messi a disposizione del sistema universitario italiano per il 2011.

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