ARTICOLO 34 della Costituzione

[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi [...]

lunedì 16 luglio 2007

Sulla questione "Cercignani" e l'esame di letteratura tedesca

L’articolo Dal redattore al consumatore, pubblicato su «Vulcano», n° 36, giugno 2007, pp. 3-8 (ripreso, ma con consistenti variazioni, dal Corriere della Sera), ha messo in rilievo una pratica da tempo nota agli studenti della Facoltà ma mai fatta oggetto di interventi di denuncia negli organi universitari competenti.
Emerge da tale inchiesta, documentata sulla base delle esperienze di molti studenti, in buona parte riferite sul forum del sito studentistatale.it, la consuetudine, da parte del professor Fausto Cercignani, ordinario di Letteratura tedesca presso la nostra Facoltà, di rivendere direttamente nel suo studio i manuali necessari alla preparazione dell’esame di cui è responsabile. Tale pratica, viste anche le poco convincenti giustificazioni del professor Cercignani rilasciate a «Vulcano» in forma di intervista, pare assai irrituale e contestabile in quanto:

1. non viene emessa alcuna ricevuta fiscale per l’avvenuto acquisto dei volumi;
2. l’acquisto diretto dal docente si configura, nelle testimonianze degli studenti e nell’inchiesta di «Vulcano» come condizione – posta la presentazione di programma firmato all’appello – di buon superamento della prova d’esame;
3. in conseguenza del punto 2, l’esame di letteratura tedesca è ampiamente preferito da molti studenti anche non provenienti dal Corso di Laurea in Lingue e letterature straniere, sia pure in confronto agli altri insegnamenti di letteratura che, come quello del professor Cercignani, non richiedono la conoscenza della lingua straniera;
4. nel suo complesso, sembra decisamente svalutativa rispetto a una formazione seria e di livello universitario, dignitosa e approfondita quale la nostra Facoltà dovrebbe garantire.

Come rappresentanti degli studenti in Consiglio di Facoltà abbiamo segnalato la questione al nostro preside, Elio Franzini, che ci ha esplicitamente invitati a comunicargli ogni caso di sospetto "vizio di forma" nella direzione degli insegnamenti e degli esami da parte dei docenti. Questo prima ancora che il caso finisse sul Corriere. Ci auguriamo che la segnalazione porti i suoi frutti, e che casi analoghi possano in futuro emergere, se non altro per ragioni di trasparenza. Nonostante le difese al professore levatesi nel topic sull'argomento apero sul forum di studentistatale.it, per noi rappresentanti è assolutamente imprescindibile far presente nelle sedi opportune una consuetudine che ci è parsa francamente discutibile, che forse favorisce la comodità nel reperimento dei libri, ma che certo tende a minare quei principi di approfondimento e di equilibrio tra le varie discipline (specie se soggette alla libera scelta degli studenti) garantiti dalla nostra Facoltà, sempre impegnata a valutare attentamente la propria attività didattica. In tal senso, inoltre, garantiamo la nostra piena solidarietà a tutta la redazione e al direttore di Vulcano, per il lavoro svolto in questi anni e anche per quest'ultima operazione giornalistica che definirei seria, documentata, d'assalto, e soprattutto integrata da un'interessante intervista allo stesso docente. Un segno di trasparenza, quest'ultimo, mostrato, crediamo, da entrambe le parti in causa.
Vi aggioneremo in futuro sugli sviluppi della questione.

(a cura di Giuseppe Alonzo)
su.letterefilosofia@gmail.com

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